Guarda la luna....

Post N° 9


  
 Da “Le stelle commesse viaggiatrici” Una volta, ma tanto tanto tempo fa, il cielo si chiamava Olimpo, e il Dio che lo abitava si chiamava Zeus, Jupiter o Giove, tre nomi che indicano suppergiù la stessa cosa. A questo Dio venne un giorno la bizzarra idea di dare la felicità agli uomini. Quand’ebbe annunciato questa strana idea al suo consiglio di reggenza, composto da Nettuno e da Plutone,le due divinità trovarono la pretesa talmente stravagante che esclamarono:“Che idea balzana, Sire! Caspita, è proprio un’idea balzana!”.Ma quando un dio ha un’idea nella testa, deve per forza portarla a compimento, buona o cattiva che sia. Restava il problema di come realizzarla. Giove rifletté un momento, poi, alzando di colpo la testa: “Ci sono” disse.E convocò le sette stelle del Settentrione. Le stelle ubbidirono e corsero a radunarsi ai suoi piedi. Gli astronomi, nel vedere sette meteore che tracciavano un solco luminoso nell’azzurro firmamento, annunciarono la fine del mondo: ecco come gli scienziati s’ingannano sui propositi divini!…Le stelle dissero: “Eccoci, splendida e terribile Maestà; cosa desideri da noi?”“Dovete fare i bagagli e andarvene in giro sulla terra, - rispose il figlio di Saturno e Rea; - vi darò due scudi al giorno per le spese di viaggio.”“E che andiamo a fare sulla terra?” chiesero le stelle.“Mi sono messo in testa di dare la felicità agli uomini, - rispose Giove, - ma siccome non l’apprezzerebbero se gliela dessi gratis,voglio che gliela vendiate: sarete le mie commesse viaggiatrici.”