.... la Parigi della notte, luogo dell'istinto e delle ombre che hanno il fascino dell' avventura, della scoperta e dell'ignoto....
Open gutter......
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..Le ombre sono gentili e si percepisce appena la luce dei lampioni. Sullo sfondo le finestre e le porte chiuse indicano che la città dorme, sogna, mentre qualcuno, fermo accanto al treppiedi, prova ad immortalarla......
. Brassaï misurava l’esposizione con una sigaretta: l’accendeva, faceva aprire l’otturatore e aspettava, godendosi quel meraviglioso spettacolo che era Parigi nell’oscurità. Forse proprio questo lo spinse ad imparare a fotografare,il desiderio di fermare per sempre un mondo affascinante,insolito, seducente. La sigaretta finiva, Brassaï buttava la cicca e snap,chiudeva l’otturatore.Parigi avrebbe vissuto per sempre nelle sue immagini. .
. Vagando senza meta, spesso in comagnia dell'amico Henry Miller, per le strade e i bistrot, Brassai riprese con la sua macchina fotografica la vita notturna della Parigi anni '30, indagando la parte nasosta e pulsante della città, un affresco vivo in cui si muovono prostitute, magnaccia, travestiti, signori ben vestiti che colorano il buio della notte... ...
Picasso- The absinthe drinker.....
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Madame Bijou......
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.L'uso di specchi come cornici dentro la cornice.la mise en abyme, il raddoppiamento, sono segniricorrenti nelle fotografie di Brassai, aspetti moltoamati da diverse avanguardie.Brassai era un nottambulo, amava i luoghi in cuila frontiera tra ambito pubblico e privato sfuma,dove l'intimità si mostra agli occhi di tutti..
.Uno specchio, come la fotografia, va oltre le apparenzee se Brassai, nelle sue foto, non giudica, anzi i suoi soggettisono spesso allegri, gli specchi dietro di loro riflettono ciòche non si vede, indicano il fluire del tempo, portano testimonianzae a volte serbano rancore. .......
Matisse- Odalisca......
.Brassai- Odalisca ......