le parole son pietre

Walkin' on the Moon


Alle sette del mattino, quando l'autobus vomita gente sul piazzale; Venezia accoglie chi deve assolvere ai suoi doveri. Sono colonne di formiche che corrono verso i battelli, verso i bar per un caffè veloce, verso un tabacchino o verso chissà dove. Piazzale Roma, un piazzale da bazar, fatto per accogliere e per transitare anime indifferenti e pulsanti. Facce e visi conosciuti e segnati dal sonno, sguardi indifferenti o impauriti dal territorio; su tutto questo imperversa l'indifferenza e il freddo o la nebbia. L'ultimo contatto con la terraferma finisce con Piazzale Roma, poi è solo Serenissima, lenta, elegante, in camicia da notte e ciabatte, mentre si sveglia e ingurgita anime. Piazzale Roma: un nome roboante per un piazzale orribile, che ondeggia sotto le pulsioni produttive, trema sotto i motori degli autobus o dei tram. Un piazzale che nasce come confine tra ciò che è superbo e ciò che è necessario per accogliere le umane volontà. Basta il sorriso di una donna, per dare un colore a questa piazza grigia di macchine e di smog, un semplice "buongiorno" in un italiano stentato perchè la prospettiva non cambi, ma se non altro almeno sembri meno crudele. Per il resto, mi attende un caffè, un tragitto, un lavoro e la mia solita sigaretta.The PoliceWalking on the Moon