Mi rinchiudo in aula, il mondo fuori, attimi di libertà, di chiusura totale che implicano un'apertura interiore. so bene che il futuro che mi si prospetta non è dei più rosei e so bene che di difficoltà ce ne saranno a iosa, ma in effetti a volte me ne frego anche se la disperazione coglie il mio stato quanto meno me lo posso aspettare. ma è vero anche che sono stufo di vedere o sentire persone che reputavo care vomitarmi addosso tutta la loro riprovazione ben sapendo loro, che il loro parere non cambia decisioni che sono ineluttabili. sono stufo di sentire persone che sfogano le loro frustrazioni ponendo in essere, morali o canoni comportamentali che dovrebbero secondo loro, riportarmi sulla retta via. loro non hanno mai nella loro vita fatto scelte drastiche e definitive, loro non hanno mai considerato che la vita, ti sputtana da un giorno all'altro, loro non sanno quanto valgano ore di vita vissuta e intensa, o forse lo sanno ma in maniera molto parziale. il mio percorso è iniziato con l'uscita da casa mia, evoluzione di un rapporto matrimoniale finito, poi la separazione che ha sancito la fine giuridica....anzi il limbo giuridico in cui una coppia agonizzante vive o vivacchia. io e una donna, mia moglie e la sua ira che a torto o a ragione esplode. mio figlio che per ora non parla ma sa tante, tantissime cose, tempo al tempo visto che dirà la sua. sono ospite in casa altrui invitato gentilmente per poi sentirmi dire dopo un mese che sarebbe anche il caso mi levassi di torno...costui dovrebbe essere l'ancora di salvezza temporanea. lo disprezzo non tanto perchè vogia attuare quest'idea, quanto per la morale che esplica ogni santo fottuto giorno, è maestro di vita, l'unico maestro ch'io conosca senza allievi. mi butterà fuori, non c'è problema per me sarà morto, e chi sarà solo non sarò io ma lui...costui è mio fratello. come si evolverà ancora la storia? non lo so attualmente mi reputo fortunato ad avere un lavoro che mi fa vivere, ma prossimamente non escludo delle diete forzate....e ci rido pure sopra avendo perso quasi otto chili. a ben pensare le separazioni fanno bene alla linea. ci sono delle persone che mi amano, una in particolare, e mio figlio è il mio universo. ma la domanda permane, ho fatto bene o male? e mi rimbomba nella testa ogni notte per poi svanire all'alba. vedete, il mio blog va avanti a passetti ma tutto sommato va avanti, pochi post ben selezionati e questo che scrivo in un pomeriggio di metà agosto, dove la pioggia la fa da padrone, l'aula è semivuota e la penombra ispira, vivo per questi momenti di pace in cui sento d'essere più che mai vivo e che forse tutto sommato, si, ne è valsa la pena, mangerò fiele adesso e il pane sarà duretto, ma è anche vero che tutto muta e niente permane, per cui come al solito...io attendovi voglio benee un bacio a chi passa, Marco
Post N° 226
Mi rinchiudo in aula, il mondo fuori, attimi di libertà, di chiusura totale che implicano un'apertura interiore. so bene che il futuro che mi si prospetta non è dei più rosei e so bene che di difficoltà ce ne saranno a iosa, ma in effetti a volte me ne frego anche se la disperazione coglie il mio stato quanto meno me lo posso aspettare. ma è vero anche che sono stufo di vedere o sentire persone che reputavo care vomitarmi addosso tutta la loro riprovazione ben sapendo loro, che il loro parere non cambia decisioni che sono ineluttabili. sono stufo di sentire persone che sfogano le loro frustrazioni ponendo in essere, morali o canoni comportamentali che dovrebbero secondo loro, riportarmi sulla retta via. loro non hanno mai nella loro vita fatto scelte drastiche e definitive, loro non hanno mai considerato che la vita, ti sputtana da un giorno all'altro, loro non sanno quanto valgano ore di vita vissuta e intensa, o forse lo sanno ma in maniera molto parziale. il mio percorso è iniziato con l'uscita da casa mia, evoluzione di un rapporto matrimoniale finito, poi la separazione che ha sancito la fine giuridica....anzi il limbo giuridico in cui una coppia agonizzante vive o vivacchia. io e una donna, mia moglie e la sua ira che a torto o a ragione esplode. mio figlio che per ora non parla ma sa tante, tantissime cose, tempo al tempo visto che dirà la sua. sono ospite in casa altrui invitato gentilmente per poi sentirmi dire dopo un mese che sarebbe anche il caso mi levassi di torno...costui dovrebbe essere l'ancora di salvezza temporanea. lo disprezzo non tanto perchè vogia attuare quest'idea, quanto per la morale che esplica ogni santo fottuto giorno, è maestro di vita, l'unico maestro ch'io conosca senza allievi. mi butterà fuori, non c'è problema per me sarà morto, e chi sarà solo non sarò io ma lui...costui è mio fratello. come si evolverà ancora la storia? non lo so attualmente mi reputo fortunato ad avere un lavoro che mi fa vivere, ma prossimamente non escludo delle diete forzate....e ci rido pure sopra avendo perso quasi otto chili. a ben pensare le separazioni fanno bene alla linea. ci sono delle persone che mi amano, una in particolare, e mio figlio è il mio universo. ma la domanda permane, ho fatto bene o male? e mi rimbomba nella testa ogni notte per poi svanire all'alba. vedete, il mio blog va avanti a passetti ma tutto sommato va avanti, pochi post ben selezionati e questo che scrivo in un pomeriggio di metà agosto, dove la pioggia la fa da padrone, l'aula è semivuota e la penombra ispira, vivo per questi momenti di pace in cui sento d'essere più che mai vivo e che forse tutto sommato, si, ne è valsa la pena, mangerò fiele adesso e il pane sarà duretto, ma è anche vero che tutto muta e niente permane, per cui come al solito...io attendovi voglio benee un bacio a chi passa, Marco