Anima e Natura..

Ermigarda (la bella araba del Tresino)


 
 Narra un'antica leggenda ,una volta, tanto tempo fa, viveva Ermigarda la figlia del capo dei saraceni.Era bella, raggiante di giovinezza con i capelli lunghi, serici, color dell'ala del corvo .E gli occhi fulgidi e brillanti come stelle: occhi orientali pieni di fascino e di mistero.Le sue labbra, però non si schiudevano mai ad un sorriso.Era triste la bella e amava la solitudine!Una mattina mentre con il suo bianco destriero cavalcava vicino alla costa incontrò Octavio, un giovane pescatore bello come un dio greco.E fu amore a prima vista!Un amore grande, sconfinato come il mare che li rese felici per giorni e giorni.La bella araba ed il bel pescatore correvano a piedi nudi sulla sabbia morbida e dorata della spiaggia del lago e ammiravano i tramonti di fuoco e la natura splendida che faceva da sfondo al loro amore.Ma un rio destino li aspettava!Octavio un brutto giorno andò a pescare e non tornò più  Ermigarda pianse tutte le sue lacrime, cocenti e amare e poi si gettò nel mare per unirsi anche nella morte al suo amato.Ma nettuno, dagli occhi glauchi e dalla barba fluente, ebbe pietà di lei e la trasformò in uno scoglio col tempo, poco lontano, si formò un nuovo scoglio che presa la forma di Octavio, il pescatore, bello come un giovane dio.Ancora oggi, a Tresino, nelle notti di tempesta, quando il mare sbatte furioso e il vento urla, in quel luogo, si sentono dei suoni arcani e i vecchi pescatori dicono che  è Ermigarda che piange il suo perduto amore: un amore durato per tutta la vita e che dura ancora al di là della vita.