Cappellaio Matto

Quel matto sono io


Ho sentito ridere dell'uomo delle debolezzeOgni volta che per ogni sbaglio ha perso le certezzeDentro a quel cilindro nero Non nasconde più sorpreseSolo quello che rimane Senza trucco e senza atteseSembra un pozzo senza fine e senza fiori da mostrareI conigli tremano non sanno più scapparePoi mi guardo intornoÈ sbiadito il mio riflessoSu uno specchio troppo stancoDi morirmi sempre addossoMe l'hai consigliata, la conoscevol'ho messa per te che sei più matta di me.