Creato da cinciarella10 il 13/10/2014

L'ODORE DELLA NOTTE

… la notte, secondo l’ora, cambia odore …

 

 

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Gino Strada, il coraggio di un grande uomo.


        


Gino Strada: "Qui i sopravvissuti all'ebola hanno donato il sangue per lui"

Il fondatore di Emergency: "Chi non ha paura è un cretino: la paura serve a prendere tutte le precauzioni necessarie"

IO lo rivoglio qui, rapidamente. È uno tosto, un medico molto rigoroso e preparato. Sono tanti, tra quelli che lui ha curato, ad avermi chiesto notizie in queste ore. Capaci di riconoscerlo nonostante tuta e scafandro, pronti ad aiutare. Concretamente, con il loro sangue". 

Gino Strada, fondatore di Emergency, passa da una riunione per il nuovo centro che verrà aperto a dicembre alle visite nella "zona rossa". Quella dei contagiati. Non si ferma un attimo, come la trentina di uomini e donne della ong che lavora con lui nel centro di Lakka, in Sierra Leone, insieme a un centinaio di altri sanitari e ausiliari.

Malati che aiutano il medico?
"Sì, quando abbiamo chiesto aiuto lunedì, in tanti, sopravvissuti al virus, sono venuti in ospedale a donare il loro sangue. È ricco di anticorpi. L'abbiamo spedito sullo stesso volo che ha riportato il nostro medico a Roma, servirà a curarlo".

Gli ha parlato?
"Certo, gli ho detto di non pensare neppure un momento di essere in vacanza. Gli spedirò il lavoro, i dati via computer, in reparto a Roma perché metta in ordine le statistiche. Gli ho detto di sbrigarsi a rimettersi in piedi, abbiamo bisogno di lui perché qui la situazione è drammatica."

Cento nuovi malati al giorno?
"Abbiamo 26 letti, non riusciamo ad accogliere tutti quelli che chiedono aiuto e così stanno fuori dal centro in attesa. Ma a volte, quando si libera un letto perché qualcuno è guarito o purtroppo è morto, per loro è troppo tardi".

Come si lavora con la paura di Ebola?
"Chi non ha paura è un cretino. La paura serve a non fare stupidaggini, soprattutto in questo caso. In guerra sai da dove viene il pericolo, senti il rumore delle bombe, degli spari. Qui no: il nemico è silenzioso, invisibile e pericoloso, nonostante sia 5 volte meno contagioso del morbillo. Quello che mi fa più paura in realtà è che il timore scoraggi i medici dal venire qui ad aiutare. Sarebbe una tragedia per le migliaia di malati in un Paese sconvolto da anni di guerra civile e con poche decine di medici locali".

Come vi proteggete?
"Tute, scafandri, guanti. Un sistema di protezione testato, ma anche una fatica: muoversi è un'impresa, ogni volta che alzi il braccio senti una secchiata di sudore. É un lavoro fisicamente stancante ma anche emotivamente duro considerato quante persone non riusciamo ancora a salvare".

Come si è ammalato il vostro medico?
"Prima che partisse ci siamo parlati lungamente, abbiamo ricostruito giorni, ore: non siamo riusciti a capire quando sia potuto succedere, anche se in una situazione così è possibile. Anzi, contando le 7 volte al giorno in cui ogni medico entra nella "zona rossa", e qui ci entrano 125 persone al giorno tra sanitari e non, un solo malato è già un buon risultato".

Medici, ausiliari, cosa li spinge?
"Non mi piace la retorica del missionario o dell'eroe. Credo che abbiano l'etica del medico: vado dove c'è bisogno. Oltre ad un forte senso di responsabilità. Io non mi sento altruista: semplicemente, come loro prendo sul serio il mio mestiere di medico, con l'idea che tutti abbiano diritto alla stessa qualità di sanità, in Africa o a Milano".

Oggi è un buon giorno perché....
Ogni volta che un test diventa negativo è una vittoria. Mi ricordo un bambino di 3 anni, praticamente morto. Ogni sera ci dicevamo "non passerà la notte" e invece se n'è andato a casa. Guarito. Come Kamaro, 18 anni, quando è arrivato aveva 46.4 di febbre, credevamo fosse rotto il termometro ma era vero, anche lui ce l'ha fatta...".

Contro Ebola c'è chi vuole bloccare l'immigrazione.
"Impossibile e inutile: chi è malato muore prima di finire la traversata in mare e arrivare in Italia. L'unico modo serio per evitare il contagio in Europa è mandare aiuti in Africa in modo da chiudere l'epidemia. Subito".

di Caterina Pasolini
La Repubblica, Mercoledì 26 Novembre 2014

 
 
 
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CINCIARELLE



 

I POETI LAVORANO DI NOTTE



I poeti lavorano di notte
quando il tempo
non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini, da "Destinati a morire"

 

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DANZA DELLE STREGHE


Le streghe non si vedono,
ma le streghe ci sono
Nel buio si radunano,
in riva a fiumi e laghi
Corrono senza un frullo,
volano senza un suono
Non le sentono gli uomini,
non le vedono i maghi.

Le streghe sono magiche,
le streghe sono donne
Incendiano le tenebre
con le risa e la danza
Fanno ruotar mantelli,
le favolose gonne
Finché dura la notte,
finché ne hanno abbastanza.

E gli umani le cercano,
le vogliono vedere
Curiosi delle favole,
stupiti delle grida.
E furtivi si accostano,
chini nelle ombre nere
Tremanti di paura,
ubriachi di sfida.

Ma le streghe li sentono,
corrono sulle sponde
Sopra le acque fuggono,
gioiose equilibriste
E per gli umani restano
i cerchi delle onde
Come gonne che ridono:
"Le hai viste? Non le hai viste?"

Bruno Tognolini
da Melevisione
Il libro nero di Strega Salamandra
Giunti Junior Editore

 

BIANCA TRA LE FOGLIE

 

RIMA DELLA RABBIA GIUSTA



Tu dici che la rabbia
che ha ragione
È rabbia giusta
e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
Ti arrabbi contro
tutta quella gente
Ma poi cambi canale
e non fai niente
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla
come un fiore
Vedere come cresce
Cosa ne esce
Cosa fiorisce
quando arriva la stagione
Vedere se diventa
indignazione
E se diventa,
voglio tenerla tesa
Come un'offesa
Come una brace
che resta accesa in fondo
E non cambia canale
Cambia il mondo

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore

 

FILASTROCCA LIBERA




Libero, libera, liberi tutti
Libero l'albero e libero il seme
Liberi i belli di essere brutti
Le volpi furbe di essere sceme
Il fiume libero d'essere mare
Il mare libero dall'orizzonte
Libero il vento se vuole soffiare
Liberi noi di sentircelo in fronte
Libero tu di essere te
Libero io di essere me
Liberi i piccoli di essere grandi
Liberi i fiori di essere frutti
Libero, libera, liberi tutti

Bruno Tognolini,
da Rima rimani, Salani 2002

 

SCONGIURO CONTRO IL NAZISMO FUTURO




Gli abbiamo detto
che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla,
bisogna fare pace
Ma che essere cattivi
poi conviene
Più si grida, più si offende
e più si piace
Gli abbiamo detto
che bisogna andare a scuola
E che la scuola com'è
non serve a niente
Gli abbiamo detto
che la legge è una sola
Ma che le scappatoie sono tante
Gli abbiamo detto
che tutto è intorno a loro
La vita è adesso,
basta allungar la mano
Gli abbiamo detto
che non c'è più lavoro
E quella mano
la allungheranno invano
Gli abbiamo detto
che se hai un capo griffato
Puoi baciare 
maschi e femmine a piacere
Gli abbiamo detto
che se non sei sposato
Ci son diritti
di cui non puoi godere
Gli abbiamo detto
che l'aria è avvelenata
Perché tutti
vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno
macchine anche loro
Gli abbiamo detto tutto,
hanno capito tutto
Che il nostro mondo è splendido
Che il loro mondo è brutto
Bene: non c'è bisogno di indovini
Per sapere che arriverà il futuro
Speriamo 
che la rabbia dei bambini
Non ci presenti
un conto troppo duro

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore
 

I PIEDI
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Salgono i piedi per la salita, 
passo per passo finché è finita.
Scendono i piedi per la discesa,
giù verso il basso
che il passo non pesa. 
Piedi leggeri, passi pesanti, 
lungo i sentieri
che portano avanti. 
Passi di marcia rivoluzionaria: 
testa per terra, piedi per aria. 

Bruno Tognolini
da "Rimelandia" 
Il giardino delle filastrocche
Mondadori Newmedia

 

DANZA ARABA

 

JAZZ

 

TEATRO



"Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi. Il materiale per crearlo dovete prenderlo da voi stessi, dalle vostre memorie emotive, dalle esperienze da voi vissute nella realtà, dai vostri desideri e impulsi, da elementi interni analoghi alle emozioni, ai desideri e ai vari elementi del personaggio che impersonate ... Imparate ad amare l'arte in voi stessi e non voi stesse nell'arte."

Konstantin Sergeyevich
Stanislavskij

 

CINEMA

"Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe." Roberto Benigni

 

GENERALE



Generale,
il tuo carro armato
è una macchina potente.
Spiana un bosco
e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.

Generale,
il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta
e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un meccanico.

Generale,
l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Bertolt Brecht

 

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