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L'ODORE DELLA NOTTE

… la notte, secondo l’ora, cambia odore …

 

 

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Imogen Swinhoe, vedova di Cheltenham

Post n°505 pubblicato il 18 Aprile 2015 da cinciarella10
 

 

 


Il fantasma della vedova di Cheltenham

Durate per ben sette anni, le apparizioni del fantasma della "vedova di Cheltenham" iniziarono una sera del 1882. La spettrale figura era solita aggirarsi per la casa dei Despard con un'aria triste e malinconica. Di norma terminava la sua apparizione nel soggiorno del pianterreno dove si fermava per qualche minuto accanto alla finestra prima di sparire.

La diciannovenne Rosina Despard si era trasferita con la famiglia da appena due mesi, nella nuova casa. Un bel palazzo di tre piani nella Pittville Circus Road di Cheltenham, in Inghilterra, quando incontrò per la prima volta il fantasma della donna in nero.
Il primo incontro avvenne una sera di giugno del 1882. Era l'ora di andare a letto, e Rosina si era appena ritirata nella sua camera al terzo piano quando udì un rumore sul pianerottolo.
Pensando che potesse essere sua madre aprì la porta, ma fuori non c'era nessuno. Cauta, la ragazza scese qualche gradino lungo il buio corridoio. La fiamma della candela guizzava sulle pareti e sul soffitto. All'improvviso, di fronte a lei, in cima alle scale, Rosina scorse una donna alta, avvolta in un abito da lutto con un velo che scendeva a coprirle il viso. Sotto lo sguardo della giovane, la figura discese le scale in silenzio; quando Rosina tentò di seguirla, la fiamma della candela si spense, facendola piombare nell'oscurità totale. Rosina non udiva nient'altro che il suo respiro. In tutta fretta la ragazza tornò nella stanza e si infilò a letto.
Fu così che ebbero inizio le infestazioni nella casa dei Despard. Una vicenda durata sette anni in cui le apparizioni furono testimoniate da più di una dozzina di persone, e che fu ampiamente documentata, con ricchezza di dettagli convincenti, dai membri della famiglia che originariamente scoprirono e segnalarono il fantasma della vedova.
Rosina Despard non era affatto un'adolescente visionaria, ma una giovane donna che aveva intrapreso gli studi di medicina, cosa a quell' epoca del tutto inconsueta nell'Inghilterra vittoriana ed in qualsiasi altra nazione. A detta di tutti era una persona posata, straordinariamente intelligente e dotata di interessi scientifici, non certo il tipo da correre dietro alle fantasie. Eppure questa ragazza avrebbe raccontato di aver visto la misteriosa figura in numerose altre occasioni, alla luce del giorno e nel buio della notte, spesso proprio sul pianerottolo davanti alla sua stanza.
Diverse volte, raccontò la studentessa, l'aveva seguita fin giù nel soggiorno del pianterreno, dove la spettrale figura si fermava per qualche minuto accanto alla finestra prima di sgusciare nel corridoio e di sparire attraverso una porta laterale che si apriva su un giardino. Il fantasma, che si mostrava abitualmente con un velo sul viso, non parlò mai, e ignorò Rosina quando la giovane si azzardò a rivolgergli la
parola.
In varie occasioni Rosina tentò di bloccare la figura in un angolo, ma sempre la vide svanire sotto i suoi occhi. Tentò anche di toccarla, una volta cercò persino di balzarle addosso, ma il fantasma riuscì sempre ad evitare il contatto. Un'altra volta la giovane tese dei fili in cima alle scale, ma vide la figura attraversarli senza spostarli minimamente.
Nell'estate del 1884, due anni dopo la prima apparizione, le infestazioni del fantasma divennero più frequenti. Una sera Rosina e tre delle sue quattro sorelle raccontarono di averlo visto, ognuna per proprio conto, mentre sostava in soggiorno o passeggiava in giardino.
Per certi versi il comportamento del fantasma si adeguava ai requisiti classici delle storie di case popolate da fantasmi. Rosina ricordava che a notte fonda si udivano inspiegabilmente risuonare "pesanti colpi e tonfi". E di tanto in tanto si registravano nella casa anche altri strani rumori, "come di qualcuno che camminasse avanti e indietro lungo il corridoio del secondo piano, o colpi battuti sulle porte delle camere da letto, o cigolii delle maniglie mosse da una mano misteriosa". Se queste spettrali attività non turbavano Rosina, certamente terrorizzavano i domestici.
Nonostante l'inquietante presenza non sembravano esserci motivi per avere paura. In tutto il suo notturno girovagare lo spirito sembrava assolutamente noncurante dei mortali che lo circondavano e il suo sguardo doloroso non recava in sé alcuna minaccia. Specie nei primi anni del suo soggiorno l'aspetto del fantasma era così concreto e verosimile che spesso lo si scambiava per un visitatore in carne ed ossa.
Grazie agli infaticabili sforzi di Frederic Myers, che apprese di questi singolari eventi verso la fine del 1884, quello di casa Despard rimane forse il caso meglio documentato di dimore frequentate da fantasmi. Myers, il pioniere della parapsicologia che due anni prima aveva contribuito alla fondazione della Society for Psychical Research di Londra, si entusiasmò alla prospettiva di poter studiare a diverse riprese questo tipo di fenomeni, e cercò di trarre il maggior numero di informazioni visitando varie volte la casa di Cheltenham per intervistare Rosina e la sua famiglia.
Lo studioso seguì lo svolgersi del caso fino al suo esaurimento, ricavandone dati importanti, che influenzarono fortemente le sue teorie sulla natura delle apparizioni. Egli trovò in Rosina una volenterosa collaboratrice, e ne incoraggiò le indagini sul posto, consigliandola per esempio di tenere pronto un apparecchio fotografico per fissare sulla pellicola l'immagine del fantasma, ma le voluminose apparecchiature dell'epoca e i lunghi tempi di esposizione resero purtroppo impossibile l'esperimento.
Frederic Myers scrisse la prefazione al resoconto di Rosina sulle visite misteriose della sua casa, che apparve nel 1892 nella pubblicazione "Proceedings" della SPR sotto lo pseudonimo di "Miss R.C. Morton". Nel suo racconto Rosina concludeva che il fantasma doveva essere lo spirito di una certa Imogen Swinhoe, seconda moglie dell'uomo che originariamente era stato proprietario della casa. La giovane faceva rilevare che le abitudini e l'aspetto coincidevano con quelli di Imogen, che era morta nel 1878, due anni dopo la scomaprsa del marito e quattro anni precedenti la prima apparizione. Imogen Swinhoe era sepolta nel cimitero di una chiesa a circa 500 metri dalla casa di Pittville Circus Road.

da viaggionelmistero.it

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CINCIARELLE



 

I POETI LAVORANO DI NOTTE



I poeti lavorano di notte
quando il tempo
non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini, da "Destinati a morire"

 

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DANZA DELLE STREGHE


Le streghe non si vedono,
ma le streghe ci sono
Nel buio si radunano,
in riva a fiumi e laghi
Corrono senza un frullo,
volano senza un suono
Non le sentono gli uomini,
non le vedono i maghi.

Le streghe sono magiche,
le streghe sono donne
Incendiano le tenebre
con le risa e la danza
Fanno ruotar mantelli,
le favolose gonne
Finché dura la notte,
finché ne hanno abbastanza.

E gli umani le cercano,
le vogliono vedere
Curiosi delle favole,
stupiti delle grida.
E furtivi si accostano,
chini nelle ombre nere
Tremanti di paura,
ubriachi di sfida.

Ma le streghe li sentono,
corrono sulle sponde
Sopra le acque fuggono,
gioiose equilibriste
E per gli umani restano
i cerchi delle onde
Come gonne che ridono:
"Le hai viste? Non le hai viste?"

Bruno Tognolini
da Melevisione
Il libro nero di Strega Salamandra
Giunti Junior Editore

 

BIANCA TRA LE FOGLIE

 

RIMA DELLA RABBIA GIUSTA



Tu dici che la rabbia
che ha ragione
È rabbia giusta
e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
Ti arrabbi contro
tutta quella gente
Ma poi cambi canale
e non fai niente
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla
come un fiore
Vedere come cresce
Cosa ne esce
Cosa fiorisce
quando arriva la stagione
Vedere se diventa
indignazione
E se diventa,
voglio tenerla tesa
Come un'offesa
Come una brace
che resta accesa in fondo
E non cambia canale
Cambia il mondo

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore

 

FILASTROCCA LIBERA




Libero, libera, liberi tutti
Libero l'albero e libero il seme
Liberi i belli di essere brutti
Le volpi furbe di essere sceme
Il fiume libero d'essere mare
Il mare libero dall'orizzonte
Libero il vento se vuole soffiare
Liberi noi di sentircelo in fronte
Libero tu di essere te
Libero io di essere me
Liberi i piccoli di essere grandi
Liberi i fiori di essere frutti
Libero, libera, liberi tutti

Bruno Tognolini,
da Rima rimani, Salani 2002

 

SCONGIURO CONTRO IL NAZISMO FUTURO




Gli abbiamo detto
che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla,
bisogna fare pace
Ma che essere cattivi
poi conviene
Più si grida, più si offende
e più si piace
Gli abbiamo detto
che bisogna andare a scuola
E che la scuola com'è
non serve a niente
Gli abbiamo detto
che la legge è una sola
Ma che le scappatoie sono tante
Gli abbiamo detto
che tutto è intorno a loro
La vita è adesso,
basta allungar la mano
Gli abbiamo detto
che non c'è più lavoro
E quella mano
la allungheranno invano
Gli abbiamo detto
che se hai un capo griffato
Puoi baciare 
maschi e femmine a piacere
Gli abbiamo detto
che se non sei sposato
Ci son diritti
di cui non puoi godere
Gli abbiamo detto
che l'aria è avvelenata
Perché tutti
vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno
macchine anche loro
Gli abbiamo detto tutto,
hanno capito tutto
Che il nostro mondo è splendido
Che il loro mondo è brutto
Bene: non c'è bisogno di indovini
Per sapere che arriverà il futuro
Speriamo 
che la rabbia dei bambini
Non ci presenti
un conto troppo duro

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore
 

I PIEDI
---------------------------------

 

Salgono i piedi per la salita, 
passo per passo finché è finita.
Scendono i piedi per la discesa,
giù verso il basso
che il passo non pesa. 
Piedi leggeri, passi pesanti, 
lungo i sentieri
che portano avanti. 
Passi di marcia rivoluzionaria: 
testa per terra, piedi per aria. 

Bruno Tognolini
da "Rimelandia" 
Il giardino delle filastrocche
Mondadori Newmedia

 

DANZA ARABA

 

JAZZ

 

TEATRO



"Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi. Il materiale per crearlo dovete prenderlo da voi stessi, dalle vostre memorie emotive, dalle esperienze da voi vissute nella realtà, dai vostri desideri e impulsi, da elementi interni analoghi alle emozioni, ai desideri e ai vari elementi del personaggio che impersonate ... Imparate ad amare l'arte in voi stessi e non voi stesse nell'arte."

Konstantin Sergeyevich
Stanislavskij

 

CINEMA

"Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe." Roberto Benigni

 

GENERALE



Generale,
il tuo carro armato
è una macchina potente.
Spiana un bosco
e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.

Generale,
il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta
e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un meccanico.

Generale,
l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Bertolt Brecht

 

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