Creato da cinciarella10 il 13/10/2014

L'ODORE DELLA NOTTE

… la notte, secondo l’ora, cambia odore …

 

 

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“La saluto Presidente”

Post n°657 pubblicato il 01 Luglio 2015 da cinciarella10
 

 

 


Renzi si schiera con gli "Eurocrati" e si dichiara a "Il sole 24 ore"

di Cristina Giuffrida

"Come si cambia per non morire" una delle frasi della splendida canzone di Enrico Ruggeri che trovo sempre appropriata più che per le donne, le vere destinatarie del messaggio di Ruggeri, per i politici.
I trasformisti, i fedeli servitori del potere economico e sociale.
Matteo Renzi non vuole "morire", politicamente parlando, e desidera non deludere le aspettative di coloro che hanno riposto grandi speranze nel giovane, ubbidiente e volenteroso studente premier segretario.
Sono lontani i tempi in cui Renzi interpretava, anche male devo dire, la parte del "rivoluzionario" entrato in Europa a guidare il semestre europeo per cambiare "il vocabolario".
Sono lontani i tempi in cui Renzi, infuocato da un 40% di popolo italiano (leggasi 19,02%) entrò a Bruxelles e furono subito scintille con Junker.
L'uomo che oggi conduce una battaglia da "tragedia greca", in perfetto stile sofocleo, incitando il popolo greco a far saltare il governo Tsipras.Anche i potenti sbagliano: facciano più attenzione, la prossima volta, al curriculum e le attitudini dei loro "impiegati" prima di affidare e/o accettare la carica di "premier".
Dicevo, Renzi è cambiato.
Dalle scintille provocate dal paradossale attacco all'Europa chiamati, nel novembre del 2014, "banda di burocrati" allo schierarsi con la stessa banda per schiacciare il Deus ex machina della situazione: Tsipras.
Matteo Renzi prende quindi le distanze dal "collega" ellenico e si allinea ai euroburocrati di Bruxelles.
Aveva già cominciato ieri sera, Renzi, ad elargire perle di saggezza attraverso twitter.
Ma anche quella cravatta, data in dono a Tsipras, non è che presagisse grandi alleanze a dire il vero.
Quindi ieri sera mentre la Grecia, in piazze gremite, urlava "siamo orgogliosi di essere greci" e mentre Tsipras in Tv, ospite di ERT (la tv di Stato riaperta grazie al Premier l'11 giugno, dopo due anni esatti dalla sua chiusura forzata causa crisi) applicava il concetto di "parresia" ossia diceva la verità al popolo greco, Renzi twittava in inglese: "Il punto è: il referendum greco non sarà un derby Commissione europea vs Tsipras, ma euro contro dracma. Questa è la scelta".
Complimenti alla solidarietà ed al premio "miglior attore non protagonista di < menzogne e desideri> "
Ieri sera, ieri notte, il popolo greco ascoltava con fierezza le parole del suo premier in Tv e già correva la notizia che il premier italiano si era schierato "contro" la Grecia provocando grossi malumori contro l'Italia.
Come è giusto che fosse.
Tsipras in tv ha aperto di fatto la campagna per il "no" al referendum di domenica.
Il premier greco ha parlato di continui "ricatti", di un continuo alzare la posta da parte dei creditori, e ha spiegato che per lui non è affatto finita:
"Più sarà elevata la partecipazione, e più sarà ampia la vittoria del 'no' a quella proposta, più sarà grande la possibilità di un riavvio sostanziale dei negoziati, così che entreremo su un percorso di fattibilità e ragionevolezza".
Tsipras ha tra l'altro confermato che la Grecia non pagherà la tranche del debito in scadenza nelle prossime ore. Ma il Grexit non è alle porte:
"Non penso che ci vogliano buttare fuori dall'euro, non lo faranno. Non lo faranno, perché i costi sarebbero enormi". In realtà, ha poi aggiunto Tsipras, vogliono sbarazzarsi di questo governo che ha il favore del popolo.
I due intervistatori gli hanno poi chiesto se intenda dimettersi in caso di vittoria del "sì": "non sono un uomo per tutte le stagioni", ha risposto.
In quel caso, ha detto, la volontà del popolo sarà legge, ma senza di lui.
Esattamente come accade in Italia da sempre, esattamente come sta agendo Renzi che asfalta i malumori del popolo dicendo: "Sono finiti i tempi in cui la piazza faceva cadere il governo".
E' chiaro, adesso, perchè Renzi stamane si è apprestato a rilasciare un'intervista a il Sole 24Ore?
E' chiaro, adesso, che il concetto di "verità" esula dal vocabolario del nostro premier legato agli euroburocrati?
Una lunga intervista al direttore del Sole 24Ore, Roberto Napoletano, durante la quale Renzi sposa la linea di Angela Merkel e attacca a testa bassa il primo ministro greco.
"Il problema non è su chi ha sbagliato per primo, questo non è un asilo" dice Renzi credendo di mettere una toppa sul passato.
E tutte le colpe ricadono, quindi, su Tsipras e compagni che hanno deciso di far saltare il tavolo indicendo il referendum.
"Il punto è che la Grecia può ottenere condizioni diverse ma deve rispettare le regole - tuona - altrimenti non è più una comunità".
Qualcosa mi sfugge, anche in questo caso, ricordando che non più di 3 giorni fa Renzi a Bruxelles, relativamente all'immigrazione, pareva quasi credibile nel suo sbatter di pugni sul tavolo denunciando un'Europa disunita e diversa dal "sogno sognato"Verrebbe da chiedergli: "insomma Presidente, si decida. L'Europa è o non è unita secondo lei? Perchè se fosse unita come dice, parlando di "comunità", lei oggi dovrebbe essere in piazza a dare il suo contributo in aiuto alla Grecia. Dovrebbe volare a Bruxelles ad aiutare il suo collega, non dovrebbe essere qui a dire che Tsipras sbaglia e che la colpa è sua. Non dovrebbe nemmeno appoggiare la campagna anti-Tsipras degli euroburocrati che lei contestava. In teoria, Presidente, questa intervista sta dividendo i buoni dai cattivi dove tra i buoni c'è lei che ha trasformato l'Italia, senza il permesso del popolo, a suon di riforme tra l'inutile, per il benessere del popolo, ed il vantaggioso, per il benessere della classe capitalista. A non sapere chi è lei Presidente, oggi parrebbe quasi di intervistare il portavoce della Merkel o di Junger o della Lagarde. Le ricordo, Presidente, che lei è a capo di una Nazione per un misterioso gioco di campanelle. Le ricordo, Presidente, che domenica non sarà solo il popolo greco a votare ma tutta l'Europa sarà in quel voto. Capisco la sua difesa ad oltranza della sua persona e del suo operato (voluto) ma cerchi di mantenere almeno una aplombe da statista evitando scivoloni pericolosi per lei, la Grecia e l'Europa intera".
Ecco cosa avrei domandato al Premier se mi fosse stato concesso.
Invece noi leggiamo l'intervista e domani quel giornale servirà ad incartare le uova appena comprate (il cibo che costa meno e che possiamo permetterci noi, italiani-greci) ma le parole del Premier oggi, per qualcuno saranno come una pietra tombale sull'integerrimo e bravo giovane rampante, per molti altri saranno motivo di rabbia e dolore perchè in Italia abbiamo 15 milioni di poveri a cui nessuno pensa. Abbiamo il 14% di disoccupazione di cui nessuno si preoccupa.
Abbiamo adesso una scuola "chiusa" per come è stata voluta.

Perchè in Italia c'è la troika, in Grecia c'è la democrazia e quindi la libertà. Si ricordi Presidente, le sue parole a pochi giorni dal suo misterioso insediamento: "Non perchè ce lo chiede l'Europa"....
Vale anche e soprattutto per Tsipras. Risparmi le sue energie e ne tenga da conto un pò; tra non molto dovrà farsi il sangue amaro anche con la Spagna e con Iglesias. Stia sereno Presidente. Mi scusi Presidente ma sono costretta a dire: Viva la Grecia Viva la democrazia Viva la libertà Viva la giustizia sociale.

Domenica 5 luglio, al voto, ci saremo anche noi.
La saluto.

Fonte: ALGANEWS DI LUCIO GIORDANO
https://luciogiordano.wordpress.com
Pubblicato il 30 Giugno 2015 da Lucio Giordano

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CINCIARELLE



 

I POETI LAVORANO DI NOTTE



I poeti lavorano di notte
quando il tempo
non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini, da "Destinati a morire"

 

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DANZA DELLE STREGHE


Le streghe non si vedono,
ma le streghe ci sono
Nel buio si radunano,
in riva a fiumi e laghi
Corrono senza un frullo,
volano senza un suono
Non le sentono gli uomini,
non le vedono i maghi.

Le streghe sono magiche,
le streghe sono donne
Incendiano le tenebre
con le risa e la danza
Fanno ruotar mantelli,
le favolose gonne
Finché dura la notte,
finché ne hanno abbastanza.

E gli umani le cercano,
le vogliono vedere
Curiosi delle favole,
stupiti delle grida.
E furtivi si accostano,
chini nelle ombre nere
Tremanti di paura,
ubriachi di sfida.

Ma le streghe li sentono,
corrono sulle sponde
Sopra le acque fuggono,
gioiose equilibriste
E per gli umani restano
i cerchi delle onde
Come gonne che ridono:
"Le hai viste? Non le hai viste?"

Bruno Tognolini
da Melevisione
Il libro nero di Strega Salamandra
Giunti Junior Editore

 

BIANCA TRA LE FOGLIE

 

RIMA DELLA RABBIA GIUSTA



Tu dici che la rabbia
che ha ragione
È rabbia giusta
e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
Ti arrabbi contro
tutta quella gente
Ma poi cambi canale
e non fai niente
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla
come un fiore
Vedere come cresce
Cosa ne esce
Cosa fiorisce
quando arriva la stagione
Vedere se diventa
indignazione
E se diventa,
voglio tenerla tesa
Come un'offesa
Come una brace
che resta accesa in fondo
E non cambia canale
Cambia il mondo

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore

 

FILASTROCCA LIBERA




Libero, libera, liberi tutti
Libero l'albero e libero il seme
Liberi i belli di essere brutti
Le volpi furbe di essere sceme
Il fiume libero d'essere mare
Il mare libero dall'orizzonte
Libero il vento se vuole soffiare
Liberi noi di sentircelo in fronte
Libero tu di essere te
Libero io di essere me
Liberi i piccoli di essere grandi
Liberi i fiori di essere frutti
Libero, libera, liberi tutti

Bruno Tognolini,
da Rima rimani, Salani 2002

 

SCONGIURO CONTRO IL NAZISMO FUTURO




Gli abbiamo detto
che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla,
bisogna fare pace
Ma che essere cattivi
poi conviene
Più si grida, più si offende
e più si piace
Gli abbiamo detto
che bisogna andare a scuola
E che la scuola com'è
non serve a niente
Gli abbiamo detto
che la legge è una sola
Ma che le scappatoie sono tante
Gli abbiamo detto
che tutto è intorno a loro
La vita è adesso,
basta allungar la mano
Gli abbiamo detto
che non c'è più lavoro
E quella mano
la allungheranno invano
Gli abbiamo detto
che se hai un capo griffato
Puoi baciare 
maschi e femmine a piacere
Gli abbiamo detto
che se non sei sposato
Ci son diritti
di cui non puoi godere
Gli abbiamo detto
che l'aria è avvelenata
Perché tutti
vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno
macchine anche loro
Gli abbiamo detto tutto,
hanno capito tutto
Che il nostro mondo è splendido
Che il loro mondo è brutto
Bene: non c'è bisogno di indovini
Per sapere che arriverà il futuro
Speriamo 
che la rabbia dei bambini
Non ci presenti
un conto troppo duro

Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore
 

I PIEDI
---------------------------------

 

Salgono i piedi per la salita, 
passo per passo finché è finita.
Scendono i piedi per la discesa,
giù verso il basso
che il passo non pesa. 
Piedi leggeri, passi pesanti, 
lungo i sentieri
che portano avanti. 
Passi di marcia rivoluzionaria: 
testa per terra, piedi per aria. 

Bruno Tognolini
da "Rimelandia" 
Il giardino delle filastrocche
Mondadori Newmedia

 

DANZA ARABA

 

JAZZ

 

TEATRO



"Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi. Il materiale per crearlo dovete prenderlo da voi stessi, dalle vostre memorie emotive, dalle esperienze da voi vissute nella realtà, dai vostri desideri e impulsi, da elementi interni analoghi alle emozioni, ai desideri e ai vari elementi del personaggio che impersonate ... Imparate ad amare l'arte in voi stessi e non voi stesse nell'arte."

Konstantin Sergeyevich
Stanislavskij

 

CINEMA

"Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe." Roberto Benigni

 

GENERALE



Generale,
il tuo carro armato
è una macchina potente.
Spiana un bosco
e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.

Generale,
il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta
e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un meccanico.

Generale,
l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.

Bertolt Brecht

 

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