Come approcciarsi di fronte all'ennesimo remake di un film horror? Pura e semplice speculazione o tentativo onesto di riportare in vita una delle storie più amate tra gli appassionati del genere? Fin dall'inizio, Nightmare presentava un pregio notevole, ossia la presenza di Jackie Earle Haley, che tra Little Children e Watchmen di brividi me ne ha procurati parecchi negli ultimi anni. Non era una questione da poco, considerando che doversi calare nei panni di Freddy Krueger è impresa che fa paura. Insomma, un ottimo inizio che lasciava ben sperare. Peccato che i problemi inizino già dal personaggio di Freddy. Che non ha un decimo del carisma, dello spessore e dell'ironia (provate a citare una battuta efficace di questa nuova versione, è un'impresa) del personaggio interpretato da Robert Englund. Sarebbe facile dare la colpa a Haley, ma se viene messo in condizioni difficili e senza materiale all'altezza, non ci si possono aspettare miracoli.Quello che invece ci si può attendere, dopo aver visto il film, è che sia fatto da un realizzatore esordiente che viene dai videoclip (pronostico ovviamente azzeccato e senza aver 'sbirciato' la sua scheda prima). Perché? Beh, immagini patinate ed eleganti, anche quando dovrebbero essere squallide. Così, invece di avere un realizzatore horror (Bayer non dà proprio l'impressione di essere un fanatico del genere o almeno di averlo capito) che trova qualcosa di inquietante anche nella normalità, abbiamo un regista che cerca di rendere anestetizzate e pulite anche le azioni più atroci. Insomma, si riesce nell'impresa di dar vita a un film di paura che non fa minimamente paura.
NIGHTMARE
Come approcciarsi di fronte all'ennesimo remake di un film horror? Pura e semplice speculazione o tentativo onesto di riportare in vita una delle storie più amate tra gli appassionati del genere? Fin dall'inizio, Nightmare presentava un pregio notevole, ossia la presenza di Jackie Earle Haley, che tra Little Children e Watchmen di brividi me ne ha procurati parecchi negli ultimi anni. Non era una questione da poco, considerando che doversi calare nei panni di Freddy Krueger è impresa che fa paura. Insomma, un ottimo inizio che lasciava ben sperare. Peccato che i problemi inizino già dal personaggio di Freddy. Che non ha un decimo del carisma, dello spessore e dell'ironia (provate a citare una battuta efficace di questa nuova versione, è un'impresa) del personaggio interpretato da Robert Englund. Sarebbe facile dare la colpa a Haley, ma se viene messo in condizioni difficili e senza materiale all'altezza, non ci si possono aspettare miracoli.Quello che invece ci si può attendere, dopo aver visto il film, è che sia fatto da un realizzatore esordiente che viene dai videoclip (pronostico ovviamente azzeccato e senza aver 'sbirciato' la sua scheda prima). Perché? Beh, immagini patinate ed eleganti, anche quando dovrebbero essere squallide. Così, invece di avere un realizzatore horror (Bayer non dà proprio l'impressione di essere un fanatico del genere o almeno di averlo capito) che trova qualcosa di inquietante anche nella normalità, abbiamo un regista che cerca di rendere anestetizzate e pulite anche le azioni più atroci. Insomma, si riesce nell'impresa di dar vita a un film di paura che non fa minimamente paura.