Il Cinema e il resto

Dico...


In questi ultimi giorni si è parlato tantissimo di quelli che sono stati definiti Dico, le Dichiarazioni di convivenza, che dovrebbero andare a dare diritti di base a quelle coppie che, o perchè non vogliono o perchè non possono, non si sposano nè civilmente nè in chiesa. Un tema nel quale siamo in grave ritardo rispetto alla maggior parte dei paesi europei e che è stato a lungo meditato.La soluzione trovata mi sembra, per quanto ho potuto leggere io, molto equilibrata, un soddisfare sia chi li vuole sia chi non li vuole. Non trovo nulla di scandaloso nel riconoscere un dato che nella società che viviamo è un fatto e che chi sta in alto non riesce a riconoscere.Trovo invece del tutto scandaloso l'atteggiamento della chiesa, ormai lanciata in politica, interventista e armata, quasi stesse rivivendo un nuovo periodo di crociate. Sembra che lo Stato Italiano sia per la chiesa territorio di dominio, luogo dove esercitare liberamente il proprio potere. E i patti concordatari sembrano del tutto dimenticati. Non mi si dica che è diritto della chiesa intervenire su questi temi. Io sono daccordo, la chiesa può intervenire, ma non può perdere il contatto con la realtà, non può e non deve voler influenzare le coscienze con solito, stantio e deprecabile sistema del senso di colpa. Quello che ci dobbiamo aspettare, a quanto si è capito, è una dichiarazione nella quale si dirà che un cattolico, se vuole veramente esserlo, deve rifiutare i Dico, perchè contrari alla dottrina. Questa è una imposizione che dimentica due elementi fondamentali. Il libero arbitrio e il concetto di laicità dello Stato. E' un modo per negare la libertà, per definirne una soltanto in modo univoco e non mediato.Io assisto con tristezza a tutto questo. Io sono un credente e per molto tempo sono stato anche praticante. Ma la chiesta si è allontanata dalla realtà, si è allontanata dal pensiero comune dei giovani (e dei meno giovani... sigh...), si sta condannando all'isolamento, votandosi al radicalismo più becero... d'altra parte col "capo" che si ritrova... cosa vogliamo pretendere...