Il Cinema e il resto

Locarno, i 5 film della Domenica


BEKETQuesto film italiano è decisamente per pochi. Ispirato ad Aspettando Godot é un classico film dell'assurdo, dove la comprensione di ciò che viene detto passa del tutto in secondo piano e dove, probabilmente, il senso di certe cose é proprio inutile da cercare. E' un film underground, fatto con pochi mezzi e dove tra gli altri recitano Freak Antoni, il leader degli Skiantos, e Paolo Rossi, che è "presente" per pochi secondi, e lascio le virgolette senza spiegazione, per quelli che vorranno vederlo. Il film è girato in Sardegna, in una terra desolata, dove non c'è nulla, una Sardegna stupenda. Il film è tutto in bianco e nero, tranne una scena, ovviamente fondamentale e fotograficamente stupenda. Il film è notevole, certo, la storia c'è e non c'è, ma il divertimento è tanto e l'arte cinematografica è ai suoi più alti livelli.VOTO: 833 SCENY Z ZYCIALa storia è quella di una famiglia colpita dal dramma di un cancro, che in questo caso porta alla morte la madre e moglie di un uomo che non sa riprendersi dal dolore, che cede all'alcool e che alla fine muore di infarto. I figli provano dolore ma cercano di alleviare quello del padre. Nonostante una trama che evidentemente descrive un film pesantissimo, in realtà si respira un aria non così pesante e lo si fa quasi inconsapevolmente. Credo sia questa la forza del film, che altrimenti non sarebbe altro che una storia. Invece è qualcosa di più, sottilmente. In situazioni di pura tragedia ci si ritrova a fare un sorriso, senza che la situazione sia palesemente divertente, ma soltanto grazie a piccoli cenni. Non so se mi rimarrà nella memoria, ma il film merita un buon giudizio.VOTO: 6,5DAYTIME DRINKINGQuesto film coreano ha fatto divertire tutta la sala. Davvero divertente, anche se devo ammettere che qualche battutta mi è sfuggita, causa lentezza a leggere i sottotitoli in inglese. Racconta di un ragazzo che decide insieme agli amici di fare qualche giorno insieme agli amici da qualche parte. Ha bisogno di staccare perchè è stato appena lasciato dalla ragazza e vive nel suo ricordo, quardandola sua fotografia. Parte ma gli amici non si presentano all'appuntamento. Rimane, così, da solo e, inevitabilmente, comincia a bere. Incontra altre persone e gli capitano le peggio disavventure. Il denominatore comune è il continuo stato di ebbrezza in cui si trova, un pò per colpa sua un pò per colpa degli altri che gli continuano ad offrire da bere. Quindi arriva un suo amico col quale sorge un equivoco che, una volta rivelato, fa ancora più divertente tutta la situazione. Un film leggero e divertente.VOTO: 6/7PETITES HISTORIAS DAS CRIANCASIl documentario, girato da Gabriele Salvatores, racconta l'esperienza internazionale degli Inter Campus, una attività di sostegno a bambini in difficoltà organizzata in tutto il mondo dalla squadra di calcio dell'Inter. Erano presenti in sala Massimo Moratti, sua sorella Milly, Salvatores, il (credo) difensore dell'Inter Chivu, di nazionalità rumena, e altri personaggi più o meno famosi.Il documentario è girato in tutti quei luoghi ove è presente un Inter Campus: Brasile, Romania, Cina, Camerun, ecc ecc... Sono davvero tanti i luoghi nei quali questa iniziativa é stata attivata ed effettivamente porta i suoi risultati. I bambini trovano una alternativa alla strada ed alla povertà e crescono secondo una disciplina che può certamente tornare utile. E' bello sapere che una squadra di calcio, ogni tanto, usa il denaro in modo più intelligente rispetto a quello consueto.VOTO: 7HET ZUSJE VAN KATIA (La sorella di Katia)Film olandese che mi auguro prima o poi arrivi in Italia. Racconta, come spesso accade al cinema, di una persona bisognosa di affetto, bisognosa di qualcuno che le dica quanto le vuole bene. Questa volta la "persona" è una bambina in procinto di entrare nell'adolescenza, con una madre prostituta e Katia, la sorella spogliarellista. Con quest'ultima la bambina ha un rapporto privilegiato, dormono abbracciate, fino a quando succedono vicende che le fanno allontanare, e nel frattempo anche la madre va a vivere a casa di un uomo. La bambina resta da sola e riproduce i gesti e i modi di fare delle persone a cui vuole bene, anche con un ragazzo che ha conosciuto, un predicatore del Vangelo, che ovviamente, di fronte a certe "offerte" scappa.Il finale ci rivela il nome della bambina, soltanto alla fine, quando la famiglia si riunisce e la bambina si sente voluta bene, ed il nome suona strano, perchè pensavamo di conoscerla bene, ma non ne conoscevamo il nome, sapevamo solo che era la sorella di Katia.Film molto coinvolgente, inquadrature non casuali, cinema vero.VOTO: 8