Il Cinema e il resto

Il Giardino di Limoni


Ieri sera sono finalmente andato a vedere Il Giardino di limoni, un film di cui avevo sentito parlare benissimo ma che non riuscivo ad eliminare dalla lista.A parte il fatto che ero in prima fila, dunque la visione era piuttosto distorta, il film è davvero un capolavoro, almeno per due motivi.Innanzitutto gli attori, in particolare la protagonista, la donna che durante tutto il film difende il suo limoneto contro l'assurda decisione del servizio di sicurezza israeliano di abbatterlo, per motivi di sicurezza. E' lei la protagonista del film ed ha una grazia, una eleganza che raramente si vedono al cinema. Le basta muovere una mano, accennare un sorriso, guardare con gli occhi in un modo piuttosto che in un altro, per comunicare un mondo di emozioni e di parole. Non mi ricordo una capacità comunicativa come quella che ho visto in questa incredibile attrice, il cui nome (Hiam Abbass) è da segnare e tenere d'occhio.Il secondo motivo è prettamente politico. Il film rappresenta una perfetta e completa ricostruzione del conflitto israelo palestinese. Ricostruisce non soltanto le incomprensioni ma anche le emozioni che vanno dal senso di insicurezza al senso claustrofobico dato dall'essere ghettizzati, dal dolore per la propria condizione, dal senso di violazione della propria terra alla rabbia per il non rispetto della propria dignità. Un film che scorre in modo relativamente leggero ma che rappresenta una delle pellicole più complete e radicali sul conflitto tra arabi ed isreliani. Un film da vedere ad ogni costo.VOTO: 9