Il Cinema e il resto

Mar Nero


Lunedi mattina sono andato a vedere Mar Nero, un film italiano che è stato presentato all'ultimo Festival di Locarno e che in quell'occasione ha vinto un premio. In particolare è Ilaria Occhini ad essere stata premiata come migliore attrice. In effetti a guardare il film ci si rende subito conto di trovarsi di fronte ad una interpretazione difficile, sia per l'argomento sia per il modo nel quale è stato sviluppato. La Occhini interpreta il ruolo di Gemma, una donna anziana che ha bisogno di una badante che la aiuti. Quest'ultima si chiama Angela, è una rumena appena giunta in Italia, stenta a parlare bene la nostra lingua, ed è interpretata dalla bella Dorotheea Petre. All'inizio Gemma rifiuta la presenza di questa nuova badante, la tratta male, non la capisce, ma pian pianino comincia a rimanere sorpresa dalla somiglianza di Angela con quella chè lei è stata alla sua età. La Romania attuale, infatti, sembra proprio assomigliare all'Italia degli anni '50, e Gemma comincia a capire la ragazza, comincia a riuscire a mettersi al suo posto, e così facendo comincia ad aprirsi, a condividere la sua solitudine. Il film si concentra proprio su questa apertura, sul crearsi di un rapporto umano ed interpersonale di grande spessore ed importanza. Vuole essere anche una presa di posizione nei confronti di chi non riesce ad accettare il "diverso", di chi considera la Romania terra di ladri ed assassini. Così non è, evidentemente, e la storia che viene raccontata ne è una testimonianza. Davvero un bel film, originale, ben montato, ben ripreso e ben recitato.VOTO: 8