per te.

Post N° 21


In queste parole che mi sorridono ritrovo te. C'è qualcosa che mi ha bloccata, sono ferma, sono ancora come quando ti avevo. E continuano a chiedermi perchè mi ostino a rimanere in un tempo ormai passato, in un tempo apparentemente così stretto. Perchè ho diciassette anni ormai, non ne ho più cinque. Ma a me cosa interessa, ho sempre odiato i numeri. Non mi importa se quando ancora ti avevo con me avevo tre o diciassette anni, non me lo ricordo nemmeno. So che ho dei ricordi di noi due insieme. Mi ricordo che ti piaceva quando ridevo per cose in fondo di poca importanza, mi ricordo che adoravi il mio stupore nel vedere cose nuove, nel vedere il mondo cambiare, nel vederti mentre mi crescevi. Mi ricordo che volevi che imparassi a scrivere bene, mi ricordo che ascoltavi di nascosto mentre suonavo. Mi ricordo quanto ti arrabbiavi perchè non capivo la lezione di matematica, quante volte ho pianto per questo. Mi ricordo che la sera distese sul divano cedevi alle mie richieste di farmi assaggiare il caffè, nonostante continuassi a ripetermi che ero troppo piccola e non potevo berne tanto. Mi ricordo che alle nove e mezza dovevo essere a letto e quando venivi a controllare e mi trovavi sveglia ridevi perchè ti facevo notare che "hai detto a letto, e io ci sono, ma non hai precisato se dovevo dormire o no!!". Tutt'ora rido tanto, qualcuno dice addirittura troppo, e spesso per cose di poca importanza, non ho ancora smesso di stupirmi per ogni cosa che accade, per ogni cambiamento. Continuo a scrivere ogni giorno qualcosa di nuovo, quando suono ogni tanto smetto e controllo che tu non mi stia ad ascoltare di nascosto dietro la porta, come facevo quando c'eri. Non capisco tutt'ora le lezioni di matematica e si, piango ancora per il nervoso. Ogni sera bevo un caffè distesa sul divano, lentamente, come facevi tu, e mi sembra di essere ancora stretta in quell'abbraccio. Non voglio andarmene da questo tempo, non mi è stretto, non mi è piccolo: è il mio tempo perfetto. Se significa non voler crescere, se significa non accettare di avere 17 anni ed essere senza mamma non importa. Non mi interessa cosa significa, non mi interessa il suo significato fine a se stesso: mi interessa il ritmo con il quale questo tempo riesce a farmi battere il cuore, a tenermi in vita, a tenere in vita i miei ricordi.