per te.

Post N° 22


E poi ci sediamo a tavola, io e lui, soli. Mi parla di te, gli manchi. Mi parla di quando vi siete conosciuti, di quanto ci ha messo per conquistarti, dell'amore che poi vi ha uniti per sempre, di quando siamo nate io e lei. Mi parla di te, piange. Quando non è con me urla, si attacca ai ricordi tanto da volerli urlare. Lei invece non è mai stata una persona elastica. Sempre razionale, troppo razionale. Non presta attenzione alle parole che dice, non le seleziona con cura. Quello che pensa dice, con i suoi pregi e i suoi difetti. Due caratteri incompatibili perchè troppo simili i loro. Ma tu sapevi farli andare d'accordo. Sapevi filtrare le parole di uno e dell'altra. Sapevi evitare litigi e scontri inutili. Ora invece quelle parole non passano più attraverso alcun filtro. Meglio, forse. Forse no. Arrivano dirette come fucilate. Si stanno uccidendo a vicenda e io sono in mezzo. Vorrei avere quella tua stessa capacità di calmare le loro voci, i loro insulti. Vorrei riuscire a farli smettere, vorrei che si volessero bene e basta. Ascolto gli sfoghi di uno e poi dell'altra, mi ubriaco dei loro pensieri e delle loro stesse voci. Io ci provo, ma avrei bisogno di te mamma.