VITA MIA

Ciao


Sono nata in un meraviglioso paese in provincia di Lucca, il 14 aprile 1969 ed il tempo mi ha portato fin qui. A me piace scrivere poesie e da quando la gente del mio paese e dei dintorni ha cominciato a leggerle ha preso a dirmi che sono più intelligente di tanti altri, che scrivo bene, che ho capito la vita, che con quel che ho scritto aiuto molte persone…Io ne sono contenta: chi non lo sarebbe?Solo che io non mi sento per niente così! Io mi sento semplicemente come sono sempre stata; sono loro ad aver capito che anche se una sta su una sedia a rotelle ed ha difficoltà nel parlare non è detto sia pure deficiente (com’è troppo facile pensare…)!La verità su come sono è un’altra: io posso benissimo definirmi “una povera bischera” che ha passato quasi 18 anni della sua vita a credere che tutto sarebbe cambiato, che ce l’avrebbe fatta a camminare; ero proprio convinta!Quando poi ho capito che credere a questo era un po’ come credere alla Befana, è stata una gran bella botta per me. Però non potevo far la parte dell’oca e darla vinta al dolore anche se faceva e fa male. Così ho cominciato scrivere poesie, non per sfogarmi, ma per mettermi davanti agli occhi le cose che dovevo fare per mandare avanti una vita come la mia nel modo migliore. Allora, invece di scriverle in un semplice elenco, ho pensato fosse più divertente sistemarle in versi. E così ho fatto.Mi auguro che le cose scritte possano interessare anche se, per come va il mondo oggi, perché qualcuno ti noti bisogna fare qualcosa di stravagante o aver da raccontare una storia strappa lacrime, meglio se una tragedia.La vita mia è semplice, ma chissà se proprio per questo sia speciale?Inutile far finta nulla, nelle mie poesie un po’ di tristezza c’è…… come nella vita di tutti. Solo che nella vita è più facile: si piega il viso in un sorriso e, in quella piega, si nasconde; nello scrivere non v’è piega che tenga… vien fuori la verità!Il guaio è che non vi potete immaginare quel che può succedere quando, una che ha una vita non tanto semplice come la mia, lascia appena trasparire un po’ di quella tristezza. Si sente arrivare addosso una valanga di discorsi zeppi di parole forse nate solo con lo scopo di infondere coraggio.Io? Nessuno può aver idea di quanti me ne sono sorbiti, ma li ho ascoltati tutti, perché lo sentivo che venivano dal cuore di chi li diceva. Solo che, e mi scuso se qualcuno di loro leggesse questa cosa, erano sempre li stessi: se DIO ha voluto darti una vita come questa una ragione c’è; con una vita come la tua il Paradiso è assicurato e via così…….Ma chi gliel’ha detto? Magari, come dico io, è lassù che mi aspetta con un baston per quello che ho o forse che non ho fatto, chissà? Poi però non molto tempo fa è venuto a trovarmi un amico ( uno di quei pezzi rari che la vita ha voluto donarmi tirandolo fuori dal suo tesoro del quale sembra parecchio gelosa ) e, finalmente, parlando di queste cose, è venuto fuori qualcosa di un po’ più originale.Disse che ci sono tre cose per cui bisogna o, per meglio dire, vale la pena vivere:LA FAMIGLIA e questo… vabbè, è ovvio!LA FEDE… e questo naturalmente per chi ce l’ha! Poi c’è la terza: LA CONOSCENZA e LA COMUNICAZIONE!La comunicazione? Lo confesso, quando disse questa parola, i nervi mi scalpitarono come matti… ma poi via, diciamola ammodo come va detta: l’avrei strozzato!!!Avrete ormai capito che sono su una sedia a rotelle, no? Come si fa a dire che una ragione per vivere la devo trovare nella comunicazione, a me che, più o meno, parlo come cammino? Presi fiato per spiegargli che gran cavolata mi aveva detto, poi però lo vidi così convinto di ciò che diceva che trasformai tutto in un sorrisetto che faceva intendere che era tutto giustissimo. Così finì lì! Almeno per quanto riguarda lui però… a me quella cosa continuò a frullarmi dentro per un po’, fino a quando non mi resi conto di questa tastiera bianca, se vogliamo, un po’ vecchia, del mio PC davanti il quale faccio passare parecchie ore delle mie giornate. Può sembrare ci sia un’enorme solitudine, però è proprio lì che nascono le mie poesie. Versi venuti fuori da delle parole messe lì… in ordine, in modo che fossero capaci di dire qualcosa: in una parola, di comunicare. Ecco dov’era quella benedetta comunicazione: semplicemente in quel che scrivo!Non penso d’aver fatto qualcosa di speciale; anzi credo proprio che, nelle mie poesie, non troverete un gran che di cultura; ma, se vorrete leggerle, sarà come fare una semplice chiacchierata con me. Forse allora ho fatto bene a non strozzarlo! … aveva ragione!! Poi, guardate tante volte il caso: una delle mie raccolte s’intitola proprio "Vita mia"……  Non è però che finisce qui: insieme alla "comunicazione" c’era anche la "conoscenza"! …. e, pure qui… conoscenza di che?! Delle cose della vita? Delle scoperte che faranno nel mondo? … boh! Poi ce l’ho fatta a capire….. Diverse persone a me molto care che mi hanno incitato a scrivere queste “benedette” poesie e, delle quali, per qualche misteriosa ragione, erano orgogliosi, oggi non ci sono più e questo mi sembrava insopportabile. Allora perché continuare a scrivere? Poi però mi sono resa conto che, se l’affetto che mi legava a loro è sempre lo stesso, vuol che dire in qualche modo che non conosciamo, ci sono ancora; quindi perché farsi vedere tristi? Infatti credo che loro siano proprio qui!Come ci sono persone oggi di cui tempo fa non immaginavo neppure l’esistenza e alle quali adesso non potrei più rinunciare. Non potrei rinunciare al bene che mi danno. E un domani, chissà? ….. ce ne potrebbero essere altre che oggi non conosco... Ecco la conoscenza!! … non delle cose, ma delle persone….. del bene delle persone che è l’unica cosa per cui vale veramente la pena andare avanti! E, anche se molti vogliono convincerci del contrario, di quel bene, ce n’è tanto nel mondo, basta solo cercarlo. Così dico GRAZIE a quell’amico che me l’ha fatto capire…… e a voi, se vorrete passare in questo BLOG……             Cinzia Dini