RICORDI DI PENSIERI
Si sbriciolerà via la vita
dalle pieghe del viso
che il tempo comincerà divertito
ad increspare.
I pensieri
si volteranno indietro
prendendo a raspare
tra i ricordi senza ordine,
stringendo a caso
quelli che confonderanno le pieghe in un sorriso
e quelli capaci di farle brillare
con una lacrima.
In quella confusione,
ritroverò anche una margherita
ancora fresca
con sempre la speranza d’un petalo:
… m’amerà?
Cinzia Dini
Lo vorrei...........
SON SOLO CAREZZE
E' SOLO FEDE
Cercare d’aggrappare la vita
a delle parole che suonano in una preghiera
lasciando che il cuore speri
arrivino da qualche parte.
Tentare solo
d’accompagnarle con lo sguardo
fin lassù
dove, dicono, che Tu ci sei;
senza sapere se davvero
per Te hanno importanza
o se riescono
a sfiorarti appena.
Convincersi che, il vento, sia una Tua carezza
e, una giornata di sole, un Tuo abbraccio
per riuscire ancora a spingere quella vita
lungo il tempo.
Picchiare tante volte la testa
contro i pensieri poi...
riguardare in su
e accorgersi di non essersi fatti niente.
Aver voglia di credere che, quel raggio di sole
scappato via da una nuvola,
sia capace d’asciugare le lacrime del mondo
perché mandato da Te.
Stringere forte la vita allora
perché,
se sfuggisse,
in me non resterebbe nulla di Te.
Cinzia Dini
ALLA FINESTRA
Silenzioso come un’ombra
mi scivola intorno
un attimo di solitudine.
Senza che n’accorga
m’avvicina lentamente
ad una finestra.
dietro quei vetri,
il buio della sera,
ha già impregnato tutto.
Ma lo sguardo
mi vien subito portato via
dalla luce di quell’incantevole luna
che, da lassù,
par guardarmi
ridendo.
Lei sa che le mie mani
darebbero la vita
per raggiungerla;
per arrivare vicine a quel cielo
dove sta l’unica speranza
della mia povera vita.
Ma esse
saranno sempre
così lontane...
Tento d’allungarne una,
subito però si ferma
contro il vetro che mi sta davanti.
Per un istante
un senso di sollievo
m’agguanta il cuore:
forse è solo quella finestra chiusa
che m’impedisce d’arrivare
fin lassù!
Cinzia Dini
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Sono nata in un meraviglioso paese in provincia di Lucca, il 14 aprile 1969 ed il tempo mi ha portato fin qui. A me piace scrivere poesie e da quando la gente del mio paese e dei dintorni ha cominciato a leggerle ha preso a dirmi che sono più intelligente di tanti altri, che scrivo bene, che ho capito la vita, che con quel che ho scritto aiuto molte persone…
Io ne sono contenta: chi non lo sarebbe?
Solo che io non mi sento per niente così! Io mi sento semplicemente come sono sempre stata; sono loro ad aver capito che anche se una sta su una sedia a rotelle ed ha difficoltà nel parlare non è detto sia pure deficiente (com’è troppo facile pensare…)!
La verità su come sono è un’altra: io posso benissimo definirmi “una povera bischera” che ha passato quasi 18 anni della sua vita a credere che tutto sarebbe cambiato, che ce l’avrebbe fatta a camminare; ero proprio convinta!
Quando poi ho capito che credere a questo era un po’ come credere alla Befana, è stata una gran bella botta per me. Però non potevo far la parte dell’oca e darla vinta al dolore anche se faceva e fa male. Così ho cominciato scrivere poesie, non per sfogarmi, ma per mettermi davanti agli occhi le cose che dovevo fare per mandare avanti una vita come la mia nel modo migliore. Allora, invece di scriverle in un semplice elenco, ho pensato fosse più divertente sistemarle in versi. E così ho fatto.
Mi auguro che le cose scritte possano interessare anche se, per come va il mondo oggi, perché qualcuno ti noti bisogna fare qualcosa di stravagante o aver da raccontare una storia strappa lacrime, meglio se una tragedia.
La vita mia è semplice, ma chissà se proprio per questo sia speciale?Inutile far finta nulla, nelle mie poesie un po’ di tristezza c’è…… come nella vita di tutti. Solo che nella vita è più facile: si piega il viso in un sorriso e, in quella piega, si nasconde; nello scrivere non v’è piega che tenga… vien fuori la verità!
Il guaio è che non vi potete immaginare quel che può succedere quando, una che ha una vita non tanto semplice come la mia, lascia appena trasparire un po’ di quella tristezza. Si sente arrivare addosso una valanga di discorsi zeppi di parole forse nate solo con lo scopo di infondere coraggio.
Io? Nessuno può aver idea di quanti me ne sono sorbiti, ma li ho ascoltati tutti, perché lo sentivo che venivano dal cuore di chi li diceva. Solo che, e mi scuso se qualcuno di loro leggesse questa cosa, erano sempre li stessi:
se DIO ha voluto darti una vita come questa una ragione c’è; con una vita come la tua il Paradiso è assicurato e via così…….
Ma chi gliel’ha detto? Magari, come dico io, è lassù che mi aspetta con un baston per quello che ho o forse che non ho fatto, chissà?
Poi però non molto tempo fa è venuto a trovarmi un amico ( uno di quei pezzi rari che la vita ha voluto donarmi tirandolo fuori dal suo tesoro del quale sembra parecchio gelosa ) e, finalmente, parlando di queste cose, è venuto fuori qualcosa di un po’ più originale.
Disse che ci sono tre cose per cui bisogna o, per meglio dire, vale la pena vivere:
LA FAMIGLIA e questo… vabbè, è ovvio!
LA FEDE… e questo naturalmente per chi ce l’ha!
Poi c’è la terza: LA CONOSCENZA e LA COMUNICAZIONE!
La comunicazione?
Lo confesso, quando disse questa parola, i nervi mi scalpitarono come matti…
ma poi via, diciamola ammodo come va detta: l’avrei strozzato!!!
Avrete ormai capito che sono su una sedia a rotelle, no? Come si fa a dire che una ragione per vivere la devo trovare nella comunicazione, a me che, più o meno, parlo come cammino?
Presi fiato per spiegargli che gran cavolata mi aveva detto, poi però lo vidi così convinto di ciò che diceva che trasformai tutto in un sorrisetto che faceva intendere che era tutto giustissimo. Così finì lì! Almeno per quanto riguarda lui però… a me quella cosa continuò a frullarmi dentro per un po’, fino a quando non mi resi conto di questa tastiera bianca, se vogliamo, un po’ vecchia, del mio PC davanti il quale faccio passare parecchie ore delle mie giornate. Può sembrare ci sia un’enorme solitudine, però è proprio lì che nascono le mie poesie. Versi venuti fuori da delle parole messe lì… in ordine, in modo che fossero capaci di dire qualcosa: in una parola, di comunicare. Ecco dov’era quella benedetta comunicazione: semplicemente in quel che scrivo!
Non penso d’aver fatto qualcosa di speciale; anzi credo proprio che, nelle mie poesie, non troverete un gran che di cultura; ma, se vorrete leggerle, sarà come fare una semplice chiacchierata con me. Forse allora ho fatto bene a non strozzarlo! … aveva ragione!! Poi, guardate tante volte il caso: una delle mie raccolte s’intitola proprio "Vita mia"…… Non è però che finisce qui: insieme alla "comunicazione" c’era anche la "conoscenza"! …. e, pure qui… conoscenza di che?! Delle cose della vita? Delle scoperte che faranno nel mondo? … boh! Poi ce l’ho fatta a capire….. Diverse persone a me molto care che mi hanno incitato a scrivere queste “benedette” poesie e, delle quali, per qualche misteriosa ragione, erano orgogliosi, oggi non ci sono più e questo mi sembrava insopportabile. Allora perché continuare a scrivere? Poi però mi sono resa conto che, se l’affetto che mi legava a loro è sempre lo stesso, vuol che dire in qualche modo che non conosciamo, ci sono ancora; quindi perché farsi vedere tristi? Infatti credo che loro siano proprio qui!Come ci sono persone oggi di cui tempo fa non immaginavo neppure l’esistenza e alle quali adesso non potrei più rinunciare. Non potrei rinunciare al bene che mi danno. E un domani, chissà? ….. ce ne potrebbero essere altre che oggi non conosco... Ecco la conoscenza!! … non delle cose, ma delle persone….. del bene delle persone che è l’unica cosa per cui vale veramente la pena andare avanti! E, anche se molti vogliono convincerci del contrario, di quel bene, ce n’è tanto nel mondo, basta solo cercarlo. Così dico GRAZIE a quell’amico che me l’ha fatto capire…… e a voi, se vorrete passare in questo BLOG……
Cinzia Dini
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SOGNA RAGAZZO SOGNA - R. VECCHIONI
La vita non è tutta spazzatura come ci vogliono far credere........
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NON UN'OMBRA
Lasciare che,
le dita della mano,
s’allentino piano
e sciolgano il pugno
che, illuso, continua a tener stretto
il pensiero che non la smette
di disegnarmi nel cuore
il suo sguardo.
Quello sguardo
che insisto
a guardare
da lontano
per paura si posi
su di me
solo come un’ombra
senz’anima;
che non riesca
ad arrivare
ai miei sentimenti
neppure con una carezza.
Tentare di fare scivolar via
quel pensiero dalle dita
e sperare
che si perda...
Ma adesso che,
una nuvola
lascia andare la luce
di un raggio di luna,
sul muro
si stampa
l’ombra
della mia vita...
Subito
le dita
si ristringono
nel pugno
perché, se quel pensiero
vi sfuggisse,
la mia vita
resterebbe solo ombra.
Cinzia Dini
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