Carta e Penna...

Rosso...


Vestita di rosso, con una rosa stretta fra le dita e invasa di profumo e silenzio. Così ti ho aspettato, seduta di fronte al mare per un tempo indefinito, per ore che sono diventati giorni e poi anni. Forse un momento soltanto, uno di quegli attimi che cominciano appena apri gli occhi e finiscono oltre la luce dell’orizzonte. Per tutto il tempo ho giocato con la sabbia e un secchiello di sogni, ho accarezzato il sale assorbendolo, ho intrecciato castelli e streghe e ho tenuto fra le ciglia il filo immobile del mare. Inquieta. Ti cercavo e non so come, sapevo che ti avrei trovato, eri già dentro di me, camminavi nei miei pensieri lieve, come fossi appena un sogno, ma il più chiaro e nitido che mi sia mai uscito dai ricordi... “... e per tutto il tempo,la mia rosa per tenon è sfiorita mai...intrisa come me di sale,ha resistito a tutti gli anni,ad ogni inverno, alle notti,e ad ogni temporale,insieme abbiamo combattuto,pianto, gridato sottovoce,senza che un solo petalocadesse mai...ne a lei...ne a me...” Sotto al cappello, una folla di pensieri, scorciatoie disordinate alla mia vita e riccioli biondi, quel che volevo, era scollarmi tutta la rabbia e la paura dalla pelle, dimenticare quell’attesa e le spine, io volevo solo portare la mia anima accanto alla tua, tu avresti compreso dagli occhi che quella rosa era per te e ascoltando i miei battiti avresti sentito che sarebbe stato persempre. Non mi sarei mai perdonata se avessi sbagliato ancora, e non lo avrei perdonato nemmeno a te, di quella rosa, dei nostri petali rossi, non ne deve cadere mai nemmeno uno...... ne a me, ne a te...