Carta e Penna...

Ancora...


Scelgo di me quel che si muove dentro, ciò che vivo s’infonde e che di me rimane, scelgo il tuo rumore, come il mormorio di un’onda dal ventre allo stomaco, dall’anima fino in gola. Scelgo te. La pelle che scalcia, un battito che cresce, il breve attimo del respiro, l’ansimo lento dell’attesa. Sei l’emozione che nessuna parola potrà mai tenere dentro alle righe, niente da spiegare, come il cuore in tempesta, i pensieri in farfalle, sei la gioia dentro e il sorriso negli occhi, sei mani che non credono fino a che non toccano, uno scroscio di pioggia all’improvviso, un fulmine che squarcia il cielo. Sei un respiro rubato, un bacio dimenticato fra le curve del tempo, uno scrigno... “... non si può non crederea questo tanto nel sentire,tanto che il volo a pelle,quello dell’anima,non e’ solo una parvenza,non è fantasia o immaginazione,lascia tracce, tagli e segni,lascia nodi stretti,come quelli tesi a solco,fra il premere di un uomoe il cingere di una donna.”E’ il premere della pelle la falce dei sensi, sei cucito addosso tanto da sciogliermi tra i fianchi ed il respiro, sei più di quel che sognavo, vai oltre ogni comprensione, ogni limite, ogni contorno, un passo sopra all’ultimo scalino, fuori dal bordo, al di là di ogni possibile immaginazione. Sei amore fra le dita in fili d’argento, una distesa di sabbia smarrita negli occhi, sei vento, sei aria, sei respiro, sei un uragano sotto la pelle. Mi fermo. Immobile davanti a ciò che hai fatto della mia vita, mi bruciano gli occhi per quel poco forse che ho perso di te, ma spinge l’anima ancora più forte, per quel che di te potrò avere e vivere, per il mio profondo volerti...... ancora e ancora...