Carta e Penna...

Giorni...


Non era forse mai stato il tempo, ma sono diventati d’incanto giorni di fili d’aria e d’argento, uno dentro l’altro, chiusi da nodi, incroci ed intrecci, fili stretti fatti di ogni nostra cosa, lampi di desideri e sogni, di braccia aperte e occhi chiusi, di noi. Giorni bianchi come fogli di carta, da inventare dipingere e dividere, giorni di passi lenti e stretti, di luce che stringe gli occhi, giorni che si sono rincorsi, presi, persi, sciolti, giorni che sono diventati notti, e poi albe, e poi giorni ancora. Accanto. E una notte, una soltanto si è distesa negli occhi, in rilievo, come scolpita da una magia, intensa, come tu l’hai resa... “Dove il posto è più scuro se alzi gli occhi si capovolge il mondo. Come occhi scintillanti a volte piangono e tracciano strade. Cinque scie di luce che cadono leste nel nero che nero non è. Cinque pensieri Cinque ricordi Cinque desideri Cinque dita incrociate.”Finito il cielo, c’era altro ancora, finito il cielo c’era ancora acqua, e poi terra e poi fuoco, e sopra all’infinito tu. Si fa immobile il respiro per il solo averti accanto, tremo per il guardarti e sentire un’emozione senza tempo. Per i giorni segnati dai pescatori, dalle reti, dai gabbiani, per tutte le voci, i rumori le note, per i castelli di sabbia, il filo dell’acqua, le grotte di luce, per il nostro tempo, per quello che sarà ancora più nostro. Per le risa e per il gioco, per le falci della luna ogni notte più piene, per l’essere liberi come un grido, per l’amore tenuto stretto nei fianchi, caldo e denso, per i battiti e la saliva. Per te amore...... per la luna e per il miele...