Carta e Penna...

L'ultimo viaggio...


Era una vita che facevo valige senza in realtà partire mai, e pensavo che i viaggi fossero sempre tutti uguali, che fosse del tutto indifferente partire o arrivare, che fosse tutto lì, quasi immobile, un lungo eterno camminare, come un’illusione, ovunque uguale e senza senso. Ogni volta era lo stesso, gli stessi vestiti portati per niente, soltanto sgualciti e stanchi, inutili come il tempo trascorso, ingialliti come i ricordi che non vuoi più portare da nessuna parte... “... poi un giorno,ho buttato via tutto,e sono partita per davvero,la mia ultima valigiapesava più di tutte,me la sono portataper quattrocento lunghi passi,quattrocento lenti respiri,ad ogni battitoero sempre più convinta,ad aspettarmi c’era qualcosa,che valeva più di tutto,ad aspettarmi, c’eri tu...” Eri lì, alla fine dell’odore della ruggine, e quel momento negli occhi è riuscito a contenere tutto quello che non si può capire, tutto il rumore del silenzio frantumato, lo scintillio della gioia, nodi e farfalle, un gesto d’amore. Tutto quell’infinito in un istante soltanto, ed era quello il momento di tornare a casa mano nella mano, l’epilogo di ogni sogno, la fine dell’inutile. Era quello l’inizio. E se il nostro “adesso” è tutta quest’immensità di amore e gioia che sento, allora io, per davvero...non l’avevo conosciuta mai...