Carta e Penna...

La tua isola...


Quella sera arrivammo fino al bordo del mare fino quasi a toccarlo, ci siamo seduti fra i pescatori, mi tenevi la mano più forte di sempre, ed io mi sono persa con gli occhi ancora prima di partire. Tu eri fermo lì in mezzo al mio azzurro, il mare invece era fermo su un tramonto dello stesso colore del fuoco quando divora fiamme e vento. Il cielo era racchiuso in un manto di stelle che ancora mi sorprende. Respiravo piano per non rovinare nulla, respiravo te. Partiti e arrivati nello stesso momento in cui ci è comparsa negli occhi la tua isola, forse  non era più un sogno, noi eravamo lì, tu eri lì e ti ho sentito respirare... “... seguivo con gli occhiIl filo del mare, fino all'ultimo angolo,là dove diventava cielo,tu dormivi...silenzio e scintille, un alito,il rumore dell’acquaera una scala di notele sentivo tutte guardandoti.Non hai mai smessodi essere come lui,non hai mai smessodi essere immenso...” Abbiamo corso insieme al vento fino a perdere il fiato, camminato a piedi nudi fino ad arrivare alla notte, ci siamo tenuti stretti come se intorno non ci fosse nient'altro, abbiamo cercato stelle e angoli di silenzio, abbiamo preso dal tempo tutto quello che c'era, non abbiamo lasciato nulla, nemmeno un attimo. Ci siamo presi ogni stella che cadeva, le abbiamo contate  nel buio, abbiamo scelto  lo stesso desiderio senza dircelo, io lo so, sarà un sussurro quando diventerà vivo, come tutto quello che abbiamo insieme. Ed io ho visto tutto questo con i tuoi occhi, tu lo hai sentito sulla mia pelle, come l'intreccio delle dita e dell'anima e in tutto questo...... soltanto amore...