E' morto a 74 anni il sassofonista Mario Schiano esponente del Free Jazz. Originario di Napoli ha esordito come fisarmonicista nei night club della sua città, ma negli anni '50 è passato al sassofono. Nel 1960 ha iniziato a sperimentare il free jazz, e grazie all'influenza di quello americano la sua inclinazione è stata rafforzata.Nel 1966 con Giancarlo Schiaffini (trombone, flicorno, baritono, ocarina), Marcello Melis (contrabbasso) e Franco Pecori (batteria) ha fondato il "Gruppo Romano Free Jazz" producendo, l'anno successivo, il primo album di questo genere in Europa.L'ambiente romano, ricco di stimoli lo aveva incitato a proseguire nella sua sperimentazione. Infatti a Roma in quegli anni erano arrivati vari jazzmen americani come Steve Lacy, Gato Barbieri e Don Cherry, e anche ricercatori musicali contemporanei come Musica Elettronica Viva e Nuova Consonanza.Era inoltre organizzatore dell'evento annuale "Controindicazioni", che rappresentava una delle manifestazioni più importanti per gli improvvisatori.La sua discografia consta più di 55 album e varia dal genere di musica avvincente e ampiamente astratta composta insieme al compositore Domenico Guaccero ed il bassista Bruno Tommaso, all'allegro teatro vaudeville, fino a toccare interpretazioni di standard classici con la collaborazione del pianista Antonello Salis.
E' MORTO MARIO SCHIANO
E' morto a 74 anni il sassofonista Mario Schiano esponente del Free Jazz. Originario di Napoli ha esordito come fisarmonicista nei night club della sua città, ma negli anni '50 è passato al sassofono. Nel 1960 ha iniziato a sperimentare il free jazz, e grazie all'influenza di quello americano la sua inclinazione è stata rafforzata.Nel 1966 con Giancarlo Schiaffini (trombone, flicorno, baritono, ocarina), Marcello Melis (contrabbasso) e Franco Pecori (batteria) ha fondato il "Gruppo Romano Free Jazz" producendo, l'anno successivo, il primo album di questo genere in Europa.L'ambiente romano, ricco di stimoli lo aveva incitato a proseguire nella sua sperimentazione. Infatti a Roma in quegli anni erano arrivati vari jazzmen americani come Steve Lacy, Gato Barbieri e Don Cherry, e anche ricercatori musicali contemporanei come Musica Elettronica Viva e Nuova Consonanza.Era inoltre organizzatore dell'evento annuale "Controindicazioni", che rappresentava una delle manifestazioni più importanti per gli improvvisatori.La sua discografia consta più di 55 album e varia dal genere di musica avvincente e ampiamente astratta composta insieme al compositore Domenico Guaccero ed il bassista Bruno Tommaso, all'allegro teatro vaudeville, fino a toccare interpretazioni di standard classici con la collaborazione del pianista Antonello Salis.