INSENSITUDINI

Quando una moglie è... non lo so, magari ditelo voi


Mark Kostabi - 2007Fai schifo e non dovrei dirtelo io, non dovrei farti sto favore, dovresti essere tu a capirlo guardandoti allo specchio. Annusati, senti l'odore che ti circonda e capisci che cosa sei: vomito e merda, alcool e fumo, puzzi di vecchio come sei dentro, vecchio fino al midollo, e non fai un cazzo, nulla per strappare un po' di energia a questa tua vita che ti sta portando sempre piu al fondo di quello che sei: una larva, un verme, l'inetto per eccellenza, debole e timoroso di fare eppure così cafone, arrogante presuntuoso quando ti mostri a parole, che coraggio. Un applauso, il pubblico dovrebbe applaudirti e lo pensi pure tu quando dici e, naturalmente, ti ascolti, pensi cose che senti grandi e ti senti grande, tronfio, pieno. Sei solo un pavone senza coda. Il pubblico dovrebbe applaudirti per quanto sei incapace di vivere e quanto sei capace di essere quello che sei: un fastidioso moscone uno di quegli insetti che rompono il cazzo quando meno te lo aspetti, mentre fai la pennicchela bello rilassato sul divano. Ecco cosa sei, un gran rompi cazzo... sempre pronto a metter cattiva luce su chiunque faccia nascere in te un po' di invidia, su chiunque perché non è te. Vivi di cattiveria, sangue marcio, riflusso del tuo stomaco che non digerisce nessuno, perché tutti, e lo sai, sono meglio di te. Vivi di sangue usato, quello che succhi a tua madre che ti crede perché non so nemmeno io perché, eppure ti crede. Ti detesto perché mi porti a far questi pensieri, perché diventi un problema ogni volta che sento il tuo nome, perché mi smuovi le budella, perché mi fai rabbia te e quel tuo sorrisino plastico che hai stampato in faccia ad ogni ora del giorno. Ti detesto perché zoppichi davanti a me e quando giri l'angolo invece saltelli e pensi di averla fatta bene mentre io invece sto zitta perché mi sono solo stufata di beccarti come si beccano i bimbi dopo una marachella. Ti detesto perché detesto la gente di cui ti circondi da sempre e perché io ho creduto che quella gente fosse lo specchio di tutta la gente del mondo e ora non mi fido di nessuno... ti detesto per la solitudine di cui mi circondo se penso a te.Mi hai lasciato niente, che del resto è quello che mi hai sempre dato... no scusa, restano le botte o meglio i segni delle botte che mi hai dato ogni volta che sei tornato a casa ubriaco e volevi scoparmi con il pensiero rivolto ad un altra ed io dormivo e tu mi svegliavi, erano sempre le 3 o l 4 del mattino e a te ed al tuo cazzo non fregava niente, serviva svuotarti, anzi svuotarvi, dentro sto secchio di immondizia che ero io.Mi detesto, detesto i miei sogni da bambina fatti di principi, cavalli, e distese verdi che ho tradito per le tue parole e per la mia debolezza CHIEDO SCUSA A TUTTE QUELLE PERSONE CHE, DOPO AVER LETTO QUESTE RIGHE, SI SONO PREOCCUPATE PER ME, DI QUESTA BRUTTA STORIA MI APPARTENGONO SOLO LE PAROLE PER DESCRIVERLA...