INSENSITUDINI

ai falsi moralisti d'oggi


Tutti coloro che chiamano in giudizio gli altri nell'interesse dello stato, senza essere spinti da nessuna inimicizia, senza essere danneggiati da nessuna offesa privata, senza essere attratti da alcun premio, devono pensare non solo a quale onere temporaneo si assumono, ma anche a quanto sia impegnativo per tutta la vita il compito che si accingono ad affrontare. Coloro che chiedono conto della sua vita ad un altro si impongono infatti da soli l'obbligo di essere sempre integri, di essere sempre temperanti e di praticare tutte le virtù e tanto più se lo fanno indotti da nessuna altra cosa che non sia l'utilità comune. Infatti chi perdonerebbe una persona che ha assunto questo incarico di correggere le abitudini degli altri e rimproverare i peccati, se in qualche cosa egli stesso si è allontanato dalla religione del dovere? Accusi uno di essere un ladro o un brigante: devi evitare per sempre che cada su di te qualsiasi sospetto di avidità. Porti in giudizio un uomo malvagio e crudele: dovrai stare attento a dare l'impressione di essere troppo duro o disumano. Accusi qualcuno di essere un corruttore o un adultero: devi provvedere diligentemente che si scopra nella tua vita nessuna qualsiasi traccia di lussuria. Insomma dovrai assolutamente evitare tu stesso tutto ciò che avrai fatto punire in un altro. Cicerone