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BENIGNI E LA DIVINA COMMEDIA


In piazza di Santa Croce a Firenze erano in cinquemila ad assistere al primo dei tredici appuntamenti del ciclo "Tutto Dante" in cui Roberto Benigni legge passi della Divina Commedia di Dante. Irresistibile l'inizio della serata quando il comico toscano annuncia i gironi e i dannati di oggi. E ce n'è per tutti. Destra e Sinistra."Dante giudica tu! - esclama Benigni - Quello in bicicletta? E' Prodi il facilitatore. Il nostro Presidente del Consiglio. Non ti garba? Dovevi vedere quello che c'era prima... Uno che è ancora lì che conta i voti che gli mancano".Ma il regista se la prende anche con Bersani "che non sa più da che parte andare tanto lo vogliono menare tutti". E ancora protagonisti della politica di ieri: "Quello gobbo? E' Andreotti. Lo conosci anche tu? Ah faceva già politica al tuo tempo...". Poi inizia la "Lectura Dantis" e Benigni si fa serio: "Io sono un uomo di spettacolo e gli uomini di spettacolo vengono dalla narrazione perché devono saper raccontare. Quindi sono anche un uomo di lettere, se vogliamo buttare là, e anche uno piuttosto esigente nel senso che quando leggo mi piace proprio godere della lettura, del piacere della lettura. Quando dico perciò che che la Divina Commedia è veramente la vetta delle letterature, lo dico proprio per il piacere della lettura e per il fatto di non respingere un amante straordinario come Dante Alighieri il quale ci ha regalato una cosa così bella che, come dice il poeta, chissà cosa abbiamo fatto di straordinario di cui ci siamo dimenticati, per esserci meritati un dono così bello come la Divina Commedia".E' ancora vivo il ricordo di una memorabile serata: quella del 23 dicembre del 2002 quando Roberto conquistò un plauso pressoché unanime con L'ultimo del Paradiso recitato nel teatro della sua casa di produzione di Terni e trasmesso in televisione su Raiuno. Record assoluto per un 'one-man-show': quasi tredici milioni di telespettatori e uno share del 45,48%. (tratto dal Tgcom)