ChiaRock' place

Tratto da "Un giorno in più" di Fabio Volo


“A volte le persone sono solo delle porte, dei passaggi. Tu per me, io per te. Anche gli sconosciuti, ogni incontro è una porta.” “C’erano frasi che facevano perdere parecchi punti […] Mi ricordo che non mi sono piaciuti quelli che ti chiedono le cose prima di farle. “Posso dirti una cosa? Posso darti un bacio? Posso chiamarti?” Oppure quelli che mi dicevano frasi tipo: “Non ti chiamo perché non voglio disturbarti, se ti va chiama tu.”Non mi piacciono gli uomini che ti portano fuori a cena e ti chiedono dove vuoi andare. Mi piacciono quelli sicuri, con le idee chiare, che sanno dove portarti. Non mi piace chi finge di essere gentile. Mi piacevano quelli che mi versavano l’acqua perché erano educati, quelli che se c’eri tu o la tua nonna era uguale. E non erano attenti solo perché era la prima sera. I tipi della prima sera sono poi quelli che esagerano…” “Come quando mandi un SMS ad una persona che ti piace e non ti risponde subito. Dopo averlo inviato, vai a rileggerlo ogni tre secondi e guardi anche l’ora dell’invio. Conti i minuti, i secondi. Poi guardi gli ultimi che ti mandato lei. Perché tutti, anche quelli dei gironi prima, li ahi in memoria. E sono lì, in fila, uno vicino all’altro, perché tutti gli altri, quelli che non sono suoi, li hai cancellati.. E’ brutto quando l’ultimo messaggio inviato è il tuo e devi solo aspettare. Quando hai paura di essere invadente. Quando, come in una partita a scacchi, pensi di aver sbagliato mossa e in un secondo ti senti uno sfigato. Immagini lei che dice alle amiche: “Questo mi sta martellando di messaggi”. E quando sei in quella situazione non c’è niente da fare, ti senti in un angolo. L’unica soluzione è non scrivere più. Poi magari lei risponde e ti accorgi che ti eri fatto tutto un viaggio negativo che invece non esisteva.” “Credo che l’uomo perfetto giustamente cerchi la donna perfetta. Non avrei chance”. “Sono indipendente. Difenderei questa condizione con tutte le mie forze. Sempre. Eppure anch’io a volte avrei bisogno di un abbraccio, di arrendermi e perdermi tra le braccia di un uomo. Un abbraccio che mi faccia sentire protetta anche se so proteggermi da sola. […] E’ una sensazione. Ma non voglio stare con un uomo per questo. Non posso scendere a compromessi, e non posso rinunciare a tutto quello che ho, alla mia libertà, per quell’abbraccio che poi spesso con gli anni non c’è nemmeno più.” “Vorrei un uomo con cui stare bene. Un uomo seduto al mio fianco quando sono al cinema, o al ristorante o su un pullman. Vorrei incontrare una persona con la quale condividere delle prospettive. Non voglio dire per forza matrimonio figli ecc. Ma nemmeno uno di quegli uomini che si spaventano quando chiedi una cosa più lontana di due giorni. […] Non cerco una famiglia, ma nemmeno una persona con cui non riesco a progettare una vacanza perché gli vengono le ansie. […] Vorrei uno che mi piace e vorrei poterglielo dire senza che si spaventi, senza che mi faccia sentire che gli sto troppo addosso. Vorrei un uomo che con la stessa serenità mi cerchi quando non lo cerco io. E poi, soprattutto, vorrei un uomo che c’è. […] Un uomo che c’è. E’ uno sguardo. Uno sguardo dietro a tutto. E’ un modo di guardarti in silenzio che significa tutto per me. Significa che c’è.” “La vita non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade.” “IL PROBLEMA NON E’ QUANTO ASPETTI, MA CHI ASPETTI.”