la mia determinazion

devozione

sento il tintinnio dentro il m petto,l'unico rumore nel silenzio di questo giorno,l'unico rumore che mi fa sentire viva.Lui batte, soffre,gioisce, ama,odia...lui scandisce il ritmo della mia vita. a mia mente è come la riva di un fiume in piena,pensa,attende di essere travolta,attende che il suo argine venga disvelto, e intanto il mio cuore batte, si nutre e trasmette al mio corpo le sensazioni che fanno dei miei gesti..i gesti. Si puo' decidere a chi e come appartenere?..è possibile pensare che  "l'amore" per la persona ala quale appartieni possa essere frutto della propria volonta'...NO! La risposta purtroppo nn ammette alternative tutto cio' nasce dalla propria essenza,dalla propria anma,per passare attraverso il proprio cuore e rinchiudersi nel proprio corpo. Qsta sensazione che accompagna chi come me sente l'esigenza di donare tutta se stessa alla persona alla quale appartiene, nn concede scelta,non concede sfumature,diventa parte integrante delal propria esistenza. Padrone e schiava secondo me vivono una condizione unica......unicita'.....nonostante la distanza,l'assenza,comunicano tra di loro attraverso un donare e un prendere,uno scambio costante e intenso..una catena che è impossibile spezzare. L'amore per il m Padrone è assoluto,solo cosi' il mio cuore puo' respirare,priprio attraverso qsto mio assoluto donarmi, il mio appartenere è fatto di attese,di attimi, lacrime,infinita dolcezza,passione smisurata, verita'...un percorso difficile a volte anche incomprensibile anche x me. Non mi è difficile appartenergli nemmeno quando è lontano, sento lo stesso la Sua forza, la sua mano su di me, curo con amore i segni sul mio corpo che scompaiono giorno dopo giorno,ma che restano indelebili nella mia mente. Non mi è difficile pensarlo, mi basta pensare che Lui mi ha scelta. Un motivo? Non ho bisogno di un motivo...la mia anima sente...il mio cuore di schiava batte...e io vivo.

attimi meravigliosi

attimi meravigliosi nella mia mente, ricordo le sensazioni di quando appena alzata (avevo 20 anni) mi sentivo fresca, spensierata, vogliosa di andare al lavoro...momenti che ricordo con piacere..le prime cotte...le prime gioie, amiche che telefonavano, incontri furtivi con un ragazzo piu' grande di me, che poi ho lasciato x questioni di carattere...nn volevo sapere piu' niente dell'amore..troppe delusioni, attese...palpitazioni...volevo restare da sola,avere lamente libera, il cuore spensierato.......ma ecco spuntare Lui...divinamente discreto, carino, elegante......col suo modo di fare, stile, mi intrigava gia' d'allora...e cosi' ho varcato la soglia del sentimentalismo..mi ero innamorata di Lui, Lui di me.......