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Beppe Grillo in missione a Palazzo Chigi


articolo tratto da www.lastampa.itROMA. Un milione e mezzo di firme raccolte in un anno e mezzo di attività del suo blog. Quella consegnata da Beppe Grillo a Romano Prodi nel corso di un lungo incontro a Palazzo Chigi, si profila come una vera e propria petizione popolare. Anzi: «come una lettera di prelicenziamento», come l'ha definita lo stesso comico genovese, «che gli ha consegnato un esponente dei cittadini che sono i veri datori di lavoro di governanti e ministri».«Se lui non raggiungerà gli obiettivi che gli sono stati chiesti dagli italiani - ha spiegato Grillo inscenando un piccolo comizio all'uscita da Palazzo Chigi - deve sapere che è passibile di licenziamento. Lui e i suoi ministri - ha sintetizzato con una battuta - sono i veri Co.co.co...».I temi portati all'attenzione del presidente del Consiglio, descritto da Grillo come «molto attento alle cose che gli dicevo», spaziano dalla politica (con un appello dal sapore etico per la cacciata di «quei 20 parlamentari giudicati in terzo grado che però sono a Montecitorio a fare le leggi...») e anche altri argomenti su:ENERGIASANITA'TECNOLOGIAParlando della necessità di puntare alle energie rinnovabili, dei risparmi possibili anche in campo medico («è ora di finirla con strumentazioni monouso», ha sentenziato) e di pianificazioni industriali più intelligenti («ma perchè bisogna buttare tutti questi soldi sull'alta velocità? Per trasportare le mozzarelle da una parte all'altra del Paese a 300 chilometri l'ora?»), Grillo ha osservato mestamente che «se questioni del genere è un comico a doverle sottoporre al governo, vuol proprio dire che in questo paese c'è qualcosa che non va...».
kiki.