Circolo - LENCI -

I Compagni del circolo di San Teodoro ti salutano.......


Un porto sicuro per viveree non per morire...   Alla ripresa del lavoro, dopo le 36 ore di sciopero, c'è ancora rabbia e sdegno tra i lavoratori portuali di Genova per la morte di Enrico.Enrico è solo una delle vittime di una “strage” , ogni anno più di mille persone muoiono in Italia sul posto di lavoro.  Diciamo basta con le morti e gli infortuni, non è più possibile recarsi sul posto di lavoro e non avere la certezza di rientrare a casa.Lo sappiamo, il lavoro in porto è pericoloso ma la privatizzazione delle banchine ha portato a peggiori condizioni di lavoro, salari inadeguati e grandi profitti ai padroni.Inoltre l' Autorità portuale, come unico soggetto preposto alla sicurezza e alla vigilanza non è posto nelle migliori condizioni per operare, spesso i suoi ispettori e la ASL – Porto denunciano di essere sotto organico e non avere la possibilità di  mantenere un presidio costante e continuo. Proponiamo investimenti per formazione, prevenzione e sicurezza, le quali devono  essere continue, differenziate, personalizzate e rivolte a tutti coloro che lavorano in porto.Occorre creare un coordinamento tra lavoratori, RLS e parti sociali, per avere una prevenzione continua e rendere la sicurezza fattore di qualità. Un porto in crescita ha sicuramente bisogno di nuovi spazi ed aree adeguate, per migliorare la viabilità interna e le operazioni di stoccaggio della merce.Consideriamo prioritaria la decisione di creare una “ banchina pubblica”, che darebbe la possibilità di portare nuovi traffici commerciali nel nostro porto, con tariffe stabilite dall' Autorità Portuale, garantendole un forte ruolo centrale di gestione e controllo delle aree. All'interno di questo spazio riconosciamo la Compagnia Unica come unico soggetto preposto per le operazioni portuali, in quanto custode di professionalità e sicurezza sul lavoro.   Federazione di GenovaCollettivo lavoratori portuali