circolo del levante

Il documento del circolo del levante presentato al Cpf di Genova il 13 giugno 2007


Un appello militante: la base si riprenda il partito!Il risultato elettorale delle ultime amministrative, evidenzia un vero scollamento tra Rifondazione e le nostre classi di riferimento. Di fatto, in termini assoluti di voto, il Prc ha perso la metà del suo elettorato. L’astensionismo è stato più marcato nei quartieri operai e popolari.Il circolo del levante di Genova mette in discussione la politica del partito che si è dimostrata inefficace nello spostare a sinistra l’asse del governo Prodi. Si tratta di una politica che non coincide con le necessità concrete delle classi sfruttate. Ci riferiamo alle liberalizzazioni dei servizi previste dal decreto Lanzillotta, al disegno di legge Fioroni sulla scuola, al rifinanziamento delle missioni militari come l’Afghanistan e all’aumento delle spese per queste missioni, al prolungamento da due a tre anni della durata del contratto degli statali, all’immobilismo del governo sulla questione della precarietà del lavoro, al TFR e alle pensioni, alle scelte riguardanti le politiche sul territorio quali la Tav e l’ampliamento della base militare di Vicenza.La manifestazione a Roma di Sabato 9 Giugno dimostra quanto questo scollamento sia ormai ben visibile: da una parte, in una piazza deserta il gruppo dirigente, e dall’altra la grande manifestazione con i militanti di Rifondazione assieme ai movimenti. Il Circolo del Levante stigmatizza il comportamento del nostro gruppo dirigente nazionale che anziché analizzare a fondo le reali ragioni della sconfitta sul piano sociale, opera una fuga in avanti parlando di nuovi contenitori politici quali partito unico della sinistra, Cosa Rossa, federazione di partiti…sfoggiando il più completo eclettismo politico, che non può che determinare disorientamento nella base del partito. Il nostro circolo rifiuta categoricamente questo modo di procedere avventuroso e opportunista.Queste operazioni sono assolutamente burocratiche e verticistiche e si riducono ad un puro assemblaggio di ceti politici riformisti.Una cosa è proporre un fronte unico con le altre organizzazioni di sinistra per una battaglia comune contro le privatizzazioni e la riforma delle pensioni, altra cosa è far confluire il partito in un soggetto politico che limiterebbe l’autonomia del partito stesso, mettendone di fatto in discussione la sua identità comunista.Per quanto riguarda le elezioni amministrative a Genova, il risultato del partito non si discosta dall’andamento nazionale. Il circolo del Levante critica fortemente tutta la gestione che la federazione ha seguito in tutto il percorso elettorale: dalla formazione delle liste con Uniti a Sinistra e Forum Ambientalista, agli episodi di personalismo con santini, foto e lettere, utilizzati anche dai nostri candidati. Pensiamo che questi metodi devono essere alieni alle pratiche comuniste.Segnaliamo inoltre la completa assenza di punti programmatici condivisi con la candidata sindaco Vincenzi, e critichiamo il metodo di trattativa utilizzato col centrosinistra, escludendo il corpo del partito dalle decisioni. Il risultato di questa gestione verticistiche è stato che nessuno degli eletti in consiglio comunale sono membri effettivi del partito e questo discorso vale anche per i municipi.A “riequilibrare” le rappresentanze del Prc negli eletti in comune vi è stata la nomina del segretario della federazione Bruno Pastorino alla carica di assessore, una decisione sottratta agli organi dirigenti del partito.Anche le dichiarazioni sui giornali di Giacomo Conti, subito dopo la nomina della giunta, che chiedevano di fatto il dilatamento dei tempi per la scelta degli assessori, ci sembrano in ultima analisi esprimere l’autoreferenzialità dei nostri gruppi dirigenti, sempre disponibili a mercanteggiare per ottenere cariche politiche.Pertanto in conclusione di tutte queste considerazioni il Circolo del Levante chiede:1-      Un congresso nazionale anticipato per una doverosa verifica della linea politica del partito.2-      Le dimissioni del segretario provinciale e di tutta la segreteria.3-      Proponiamo che a traghettare la federazione al congresso provinciale sia la Direzione politica unico organismo che per statuto  può assumere tale compito Il documento è scaricabile dal sito all'indirizzo: http://digilander.libero.it/circololevante/Documenti.htm