IL CIRCOLO VIZIOSO

Ritorno alle origini


Dopo quasi 1 anno sento il bisogno di tornare a scrivere. Per sfogarmi. Meglio, per ricominciare a sfogarmi. Per tornare ad inveire con vena ironica contro il male sociale che mi (ci) coinvolge. Con ironia, anche se da ridere c'č ben poco.La voglia di bloggare mi č ritornata riflettendo sulla tragedia dell'ATR tunisino precipitato in mare sabato scorso. Il giorno successivo alla tragedia aeronautica, su un'autostrada italiana sono morti una mamma e tre figli: nessuna piega, nessune immagini di parenti angosciati, nessun cordoglio ufficiale; solo una notizietta sul "tragico bilancio".Mi chiedevo come mai buttiamo tante lacrime "ufficiali" a qualcosa che accade, in maniera di gran lunga maggiore, sulle autostrade e su tutte le strade del mondo.E' la paura! Tutti noi, TUTTI, abbiamo un minimo timore a stare dentro un tubo di dentifricio di metallo, sospesi a 10.000 metri di quota, con niente sotto i piedi. Pochi, o nessuno, hanno timore di salire in auto e magari duellare a 130Km/h con TIR ciclopici, o con altre auto che ti stanno a mezzo metro dalla tua.Non č la realtā, come dovrebbe essere, ma č la paura che amplifica dentro di noi i riflessi irrazionali e alimenta le reazioni.