Giusto oggi leggo un'inquietante testimonianza di un ex ciclista in tema di doping. Gigi Zanchetta, ai vertici delle classifiche agli inizi degli anni '60 (si ritiṛ a 25 anni), in un'intervista al Gazzettino ha raccontato che aveva una cagnetta cui dopo una gara diede da bere l'acqua della borraccia portata a casa dopo una gara e da quel momento la cagnetta corse avanti e indietro senza fermarsi per tre o quattro giorni. "In quel momento capii tutto e decisi: con le corse avevo chiuso. Meglio morire bevendo vino che per il doping.
Post N° 7
Giusto oggi leggo un'inquietante testimonianza di un ex ciclista in tema di doping. Gigi Zanchetta, ai vertici delle classifiche agli inizi degli anni '60 (si ritiṛ a 25 anni), in un'intervista al Gazzettino ha raccontato che aveva una cagnetta cui dopo una gara diede da bere l'acqua della borraccia portata a casa dopo una gara e da quel momento la cagnetta corse avanti e indietro senza fermarsi per tre o quattro giorni. "In quel momento capii tutto e decisi: con le corse avevo chiuso. Meglio morire bevendo vino che per il doping.