APRIAMO GLI OCCHI

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VESTIAMOCIDI COTONE... MA BIO!Quando pensiamo ad un batuffolo candidodi cotone l’immagine che ci viene in menteè quella della purezza... è da ridere!ABBIGLIAMENTO AD ALTO CONTENUTO DI CHIMICAIl 5% delle terre coltivate è destinato alla coltivazione del cotone. Tali piantagioni assorbono il 25% dellaproduzione mondiale di pesticidi. La coltivazione del cotone può essere definita come la più inquinante inassoluto. Non solo, nel trattamento del cotone convenzionale sono impiegati: detergenti, sbiancanti, coloranti,brillantanti, conservanti, antiparassitari. I capi di cotone convenzionale possono contenere fino al25% di fibre di altra natura e riportare sull’etichetta la dicitura “cotone 100%” per legge.UNA GUERRA DI DIFESASe l’abbigliamento indossato contiene sostanze chimiche o fibre sintetiche la pelle mette in atto un programmadi difesa che prevede l’utilizzo di tutte le armi che ha a disposizione.La risposta del corpo sarà sotto forma di sudore, acidi, proteine, ormoni e li invierà nella zona sottopostaall’attacco. La pelle può apparire calda e arrossata, o fredda e umida. Le sostanze organiche impiegate dalcorpo nel suo tentativo di difesa e trasmesse col sudore possono causare irritazione, infiammazione, pruritoe causare odori “sgradevoli”. Questi odori sono socialmente “imbarazzanti” e per correre ai ripari cilaviamo con saponi, spalmiamo il corpo con creme e profumi aggressivi, lubrificanti, ammorbidenti,antibatterici così oltre a difendersi dalle sostanze chimiche dei tessuti, la pelle deve difendersi anche dai“rimedi” che abbiamo adottato ma che invece contribuiscono ad aggravare la situazione.IL COTONE BIOLOGICO NEL CAMPOIl cotone biologico nasce in terreni decontaminati da pesticidi e fertilizzanti di sintesi. Per proteggere lepiantagioni i contadini impiegano strategie antiche e moderne:- Introduzione di predatori naturali dei parassiti;- Razionamento dell’acqua al 70% del fabbisogno naturale delle piante per renderle più “coriacee” all’assaltodei parassiti;- Piccoli campi - Impiego di antiparassitari a base vegetale;- Utilizzo di fertilizzanti di origine organica;- Utilizzo di sementi che abbiano almeno subito quattro cicli di germinazione senza trattamenti chimici.trappola ai margini dei campi principali dove i parassiti non sono contrastati;IL COTONE BIOLOGICO NELL’OPIFICIOLa filatura e tessitura avviene senza l’aggiunta di sostanze chimiche di sintesi che possano alterare leproprietà organolettiche della fibra naturale. I macchinari addetti alla lavorazione vanno specificamenteripuliti dai residui della lavorazione del cotone convenzionale. Persino l’olio impiegato per lubrificare i rullied ingranaggi deve essere di origine biologica. La colorazione è effettuata con colori naturali o di origineminerale a basso impatto ambientale ed esenti dalla presenza di metalli pesanti.IL COTONE BIOLOGICO E LA SALUTEIl filo del cotone biologico, cresciuto in campi esenti da trattamenti con pesticidi e fertilizzanti chimici, sipresenta con una fibra più corta, più compatta e resistente di quello convenzionale e un alto contenuto diolio naturale. Studi recenti condotti dall’Università Davis in California, hanno dimostrato che quest’olio haimportanti applicazioni per la salute dell’uomo come benefici per la microcircolazione e proprietàbatteriostatiche.Liberamente tratto da: http://www.oticbiotex.it/cotone.html