SONO UN ISTRIONE

leggermente incavolato


Ecco, ci risiamo, se c'è una cosa che mi fa incazzare è l'ipocrisia.Mi riferisco alla tragedia che ha colpito la popolazione di Haiti, ho un groppo dentro che non riesco a digerire. La tragedia è immane, non posso nemmeno immaginare la sofferenza di quella povera gente,anche se memore di una cosa simile che sconvolse la mia regione molti anni fa. Però,c'è un però..... non è che prima del terremoto si faceva a cazzotti  e ci si dava spintoni e gomitate per aiutare la popolazione di Haiti ( tolte naturalmente le varie associazioni serie che si dedicano ad opere di beneficenza in giro per il mondo), che purtroppo viveva in una situazione socio-politica a dir poco allucinante, dove l'aspettativa di vita non superava credo i 55 anni . Quindi alla stragrande maggioranza del mondo non poteva fregar di meno se ad Haiti prima del terremoto un bimbo su quattro moriva di fame prima di arrivare a 5 anni. E' mai possibile che bisogna attendere un cataclisma, una tragedia, un evento traumatico che provochi migliaia di vittime, per scuotere le coscienze del mondo? Ora è tutto un mobilitarsi, una richiesta continua di aiuti e di appelli....giusto!!  Ma tutto questo, quando l'interesse e l'attenzione del mondo comincerà a scemare saremo ancora capaci di aiutare queste persone oppure continueremo a fregarcene aspettando che il prossimo cataclisma colpisca un'altra parte di questo povero nostro pianeta?