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Turismo e Storia ...Castello di Miramare

Post n°3 pubblicato il 08 Settembre 2007 da apollodoro2003

Il Castello di Miramare e il suo Parco sorgono per volontà di Ferdinando Massimiliano
d’Asburgo (1832-1867), fratello minore di Francesco Giuseppe imperatore d’Austria.
Diciottenne, nel 1850, giunge a Trieste assieme al fratello Carlo e subito si imbarca
per una breve crociera verso il vicino Oriente. Un viaggio che confermerà la sua
intenzione di navigare e conoscere il mondo. Nel 1952 viene nominato ufficiale e nel 1954
comandante in capo della marina imperiale. Decide quindi di trasferirsi a Trieste e di farsi costruire
una residenza sul mare, attorniata da un parco, degna del suo nome e del suo rango. La tradizione
vuole che l’arciduca, sorpreso nel golfo da un’improvvisa tempesta e trovato rifugio nel porticciolo
di Grignano, sciegliesse proprio questo sperone roccioso di origine carsica e privo di vegetazione
come sede della propria dimora. Tutto il comprensorio, il cui primo acquisto risale all’inizio di marzo
del 1856, viene denominato Miramar su ispirazione del nome della residenza del principe
Ferdinando di Sassonia a Pena, in Portogallo.
Progettata nel 1856 da Carl Junker, architetto austriaco, la residenza di Miramare viene terminata
nella parte architettonica nel 1860. L’impianto stilistico riflette gli interessi artistica dell’arciduca
che ha conosciuto ambienti -in Austria, Germania, Inghilterra- dove il fervore costruttivo si manifesta
in special modo nella corrente eclettica. La sistemazione dell’arredo e le decorazioni interne
vengono affidate all’artigiano Franz Hofmann e al figlio di questi, Julius. Hofmann, operante in città,
è un artigiano abile e disponibile al contempo a seguire le indicazioni e i suggerimenti dello stesso Massimiliano. Esecutore e committente hanno un’analoga formazione culturale ed hanno ben presenti i modelli artistici e decorativi della tendenza eclettica del tempo. I lavori, seguiti costantemente da Massimiliano, vengono ultimati
solamente dopo la partenza di quest’ultimo per il Messico (1864) di cui viene nominato imperatore e dove viene fucilato nel giugno 1867 a Querétaro.
Massimiliano intendeva conferire nel Castello un carattere intimo alla zona riservata alla sua famiglia creando un ambiente in continuo contatto con la natura circostante e l’esterno; un ambiente ovattato, quasi isolato che trasmettesse lo spirito di un’epoca e del suo committente.
Al pianoterra, destinato agli appartamenti di Massimiliano e della consorte Carlotta del Belgio,caratteristici sono la stanza da letto e lo studio dell’arciduca che riproducono la cabina e il quadrato di poppa della fregata “Novara”, nave da guerra con cui il comandante della marina circumnaviga la terra tra il 1857-59; la biblioteca con librerie incassate tutto intorno la sala; gli appartamenti dell’arciduchessa con tappezzerie di seta azzurra. Al primo piano,destinato agli ospiti e dove si trova la Sala del Trono, spiccano il fastoso rivestimento ligneo del soffitto e delle pareti e i salottini cinese e giapponese ricchi di oggetti orientali; particolarmente interessante la sala decorata con tele del pittore Cesare Dell’Acqua che raffigurano la storia di Miramare e di Massimiliano.
Attualmente le stanze del Castello ripropongono in gran parte la disposizione degli arredi originali voluti da Massimiliano e Carlotta la cui ricostruzione è stata permessa da una preziosa documentazione fotografica
fatta eseguire dallo stesso arciduca.
Oggi entrare nel Castello significa ritrovare il fascino dell’abitare alla metà dell’Ottocento in
una residenza rimasta sostanzialmente intatta, incontrare il suo committente e conoscere
la sua personalità.

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