Città & sprizzz

Uh, lo dice anche lui e..lui e...lui...


Per il viaggio ho portato con me due libri "Chi è morto alzi la mano" di Vargas e "una vita che ti aspetto" di Fabio Volo.Il primo un giallo intrigante fino alle ultime 10 pagine quando poi sembra che lo scrittore si sia stufato e abbia chiuso la cosa in quattro e quattr'otto senza troppi ripensamenti
. Ma il libro (fino alle ultime 10 pagine) strega.il secondo è proprio il libro da viaggio in aereo per distrarti dal fatto che le tue articolazioni si stanno congelando e potresti perdene l'uso da un momento all'altro. Nella sua semplicità però questo libro mi ha regalato quelle riflessioni del tipo "ah già, cazz ha proprio ragione, ma... in fondo lo sapevo!". Però è strano, a volte si crede che un pensiero, una riflessione, un problema, un'emozione sia solo tuo, un tuo modo di essere poi... lo trovi scritto nero su bianco e... non sul tuo caro diario. Ti prende male. In quel momento il tuo problema/pensiero/emozione perde un po' di valore, di originalità. un po'sei sollevato, dici "Ambè, meno male non sono l'unico pirla che pensa a ste cose, ma dall'altra ti chiedi... in quanti pirla siamo che ci facciamo tutte ste paranoie?"Vi è mai successo di leggere qualcosa che credevate di pensare solo voi?