CiòCheRestadelGiorno

Poeti senza tempo....


Non pensavo fosse passato tanto tempo dal mio ultimo intervento su questo blog. Mio Dio, più di nove mesi!! Un parto! Eppure noi ciuchini siamo famosi per la tanta fatica. E' evidente, allora, che la pigrizia attacchi anche i somari e che non c'è verso di schiodarli da terra una volta distesi sulla paglia. Senza dubbio è questo che mi è capitato. Ora, però, bisogna rimediare: riprendere a scrivere, a testimoniare emozioni, a comunicare gioia e diletto. A tale proposito, ho sottomano una splendida poesia di W.B.Yeats (Dublino 1865 - Cap Martin 1939), premio Nobel per la Letteratura nel 1923 con la seguente motivazione: "poesia sempre ispirata, la cui forma altamente artistica esprime lo spirito di una intera nazione". E' sepolto a Sligo, una contea della Repubblica d'Irlanda e sulla sua lapide sono scolpiti , per sua volontà, gli ultimi versi del suo poema"Ai piedi del Ben Bulben":"Getta uno sguardo freddo sulla vita e sulla morte. Cavaliere, prosegui il tuo cammino." Quando sarai vecchia.Quando sarai vecchia e grigia e di sonno onusta,e sonnecchierai vicino al fuoco, prendi questo libroe lenta leggi, e sogna il dolce sguardoche avevano un tempo i tuoi occhi, e la loro ombra profonda.In molti amarono i tuoi attimi di felice grazia e amarono la tua bellezza con amore falso o vero,ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina,e amò le pene del viso tuo che incessante mutava.Piegati ora accanto all'ardente griglia del caminoe sussurra, con qualche tristezza, come l'amore scomparve,e vagò alto sopra le montagne,e nascose il suo viso in uno sciame di stelle.