Civis

Sapri, elezioni amministrative 2017


Le elezioni amministrative  sono previste agli inizi di giugno; mancano meno di tre mesi e a Sapri tutto tace; nemmeno gli eletti in carica manifestano le loro intenzioni. L’imbarazzo è evidente: la lista che ha espresso l’attuale amministrazione, “Sapri democratica” con le sue idee e i suoi progetti, è stata affossata da Giuseppe Del Medico a risultato elettorale conseguito nel 2012; certo ora non potrà credibilmente resuscitarla e pare che fatichi a sostituire i giovani che lo hanno lasciato. Gli impegni che l’attuale sindaco aveva preso possono essere divisi in due categorie: quelli che, per il loro mantenimento, richiedevano fondi (denari) e quelli, a costo zero, che richiedevano capacità e soprattutto una sincera volontà.Mentre per quelli della prima categoria qualcosa è stato fatto nulla è stato nemmeno seriamente tentato per quelli della seconda. Mettere mano al cambiamento sociale, restituire dignità alla cittadinanza con la partecipazione; cose che non richiedevano fondi ma, primariamente, un sincero e serio impegno. Era un impegno preso, scritto nei documenti SD; ma questa volontà è mancata come è testimoniato anche dall’abbandono, sul nascere, dell’iniziativa “Cittadini in Comune”.Giuseppe Del Medico si è rinchiuso in quella “torre d’avorio” che, giustamente, rimproverava al suo “nemico” storico; ha messo in pratica una sua convinzione: “in politica, in una settimana cambia tutto”. Così si spiega l’iperattivismo degli ultimi mesi del mandato; valutando poco la memoria e il discernimento dei suoi concittadini.Purtroppo non si intravede alcuna iniziativa, le dichiarazioni d’amore per il proprio paese si infrangono timidamente si fronte alla necessità d’impegnarsi, di far sentire la propria voce.Occorrerebbe almeno un’alternativa positiva, ponderata, credibile ed organizzata; non sono cose che si improvvisano in pochi mesi, tantomeno in poche settimane.Per completezza devo citare la presenza del gruppo “Sapri  sono anche io – Sapri cantiere aperto – Rinascita Acquamedia – Sapri cambia” ma la buona volontà non basta; non mi sembra che abbia i requisiti minimi citati per un’alternativa.Forse bisogna rassegnarsi al vecchio: delegare, affidarsi completamente a “l’uomo della Provvidenza”; come si fa da sempre. Purtroppo se non si forma una consistente cittadinanza attiva ciò sarà inevitabile.