Perdere denaro, in qualunque modo avvenga, fa male, ma non solo al portafoglio. Secondo uno Studio, il nostro cervello soffrirebbe provando quindi un dolore emotivo. Per lenire il dolore per la perdita di 100 Euro dobbiamo vincerne almeno 225. Il nostro Rapporto con i soldi, dunque, non è precisamente freddo e matematico. Le più recenti Ricerche sulle Neuroscienze hanno chiarito che le emozioni intervengono a gamba tesa anche nelle cosiddette decisioni razionali, e il cervello non è sempre affidabile e ci inganna specialmente quando abbiamo a che fare con il denaro. Un Rapporto, quello tra cervello ed economia, di cui parla Matteo Motterlini, Direttore del Cresa,(Centro di Ricerca in Epistemologia Sperimentale e Applicata), e Ordinario di Filosofia della Scienza all'Università San Raffaele, dove insegna Economia Cognitiva e Neuroeconomia al Forum delle Neuroscienze in corso a Roma presso l'Accademia dei Licei. "Le Neuroscienze,spiega Motterlini,sono la chiave della "scatola nera" del comportamento Economico. Da alcuni anni, studi sull'Attività Cerebrale hanno rivelato che il cervello umano ha risposte precise di fronte a situazioni come perdite, guadagni e rischi, ed ora sappiamo ad esempio che esiste un fenomeno chiamato "Avversione alle perdite"per il quale perdite e guadagni non hanno lo stesso valore:perdere 100 Euro fà più male rispetto alla gioia di vincere la stessa somma. Inoltre, il cervello non ama il rischio e attiva l'Amigdala, che in maniera del tutto istintiva porta a prendere decisioni che prediligono la cautela anche quando sarebbero convenienti."
PERDERE DENARO FA MALE AL CERVELLO
Perdere denaro, in qualunque modo avvenga, fa male, ma non solo al portafoglio. Secondo uno Studio, il nostro cervello soffrirebbe provando quindi un dolore emotivo. Per lenire il dolore per la perdita di 100 Euro dobbiamo vincerne almeno 225. Il nostro Rapporto con i soldi, dunque, non è precisamente freddo e matematico. Le più recenti Ricerche sulle Neuroscienze hanno chiarito che le emozioni intervengono a gamba tesa anche nelle cosiddette decisioni razionali, e il cervello non è sempre affidabile e ci inganna specialmente quando abbiamo a che fare con il denaro. Un Rapporto, quello tra cervello ed economia, di cui parla Matteo Motterlini, Direttore del Cresa,(Centro di Ricerca in Epistemologia Sperimentale e Applicata), e Ordinario di Filosofia della Scienza all'Università San Raffaele, dove insegna Economia Cognitiva e Neuroeconomia al Forum delle Neuroscienze in corso a Roma presso l'Accademia dei Licei. "Le Neuroscienze,spiega Motterlini,sono la chiave della "scatola nera" del comportamento Economico. Da alcuni anni, studi sull'Attività Cerebrale hanno rivelato che il cervello umano ha risposte precise di fronte a situazioni come perdite, guadagni e rischi, ed ora sappiamo ad esempio che esiste un fenomeno chiamato "Avversione alle perdite"per il quale perdite e guadagni non hanno lo stesso valore:perdere 100 Euro fà più male rispetto alla gioia di vincere la stessa somma. Inoltre, il cervello non ama il rischio e attiva l'Amigdala, che in maniera del tutto istintiva porta a prendere decisioni che prediligono la cautela anche quando sarebbero convenienti."