CALICI DI STELLE

RICERCATORI AMERICANI DIMOSTRANO COME DI FREQUENTE PENSIAMO DI POTER CONTARE SULLE PERSONE SBAGLIATE


Anche se le parole "amicizia"e "amico/a"vengono troppo spesso usate a sproposito,per indicare semplicemente conoscenza anche Virtuale o Conviviablità,il nobile e necessario sentimento dell'amicizia è assai più complesso e difficile da coltivare.E' la sincerità la cartina tornasole dell'amicizia,poichè dall'amico/a ci aspettiamo totale trasparenza,e all'amico/a ci mostriamo per quel che sentiamo di essere.O almeno così dovrebbe essere,poichè dell'amico/a si ha fiducia,gli si dice la verità di quel che veramente si pensa,e poi si agisce convinti che l'amico/a sarà dalla nostra parte e che ci sosterrà nei momenti di dolore,difficoltà anche Economiche,malattie,perdita,insuccesso.O che all'occasione,ci farà notare,senza remore quel che non funziona tra noi e con gli altri,quel che non gli piace,quel che non è bene per noi,quel che ci nuoce,per fare il nostro bene,proprio come noi faremo con lui/lei.Vero è,però, che quando proviamo questo sentimento,in modo autentico e forte,ci confortiamo pensando che la persona per la quale lo proviamo,lo condivida sempre.Non è così,come dimostra una recente Ricerca del Mit.Esaminando i Rappori di amicizia di 84 persone tra i 23 e i 38 anni,si evince che solo nel 53% delle volte c'è reciprocità a fronte di una aspettativa dell'84%.Come dire che,spesso,diamo e  ci aspettiamo amicizia da persone che,alla prova,non ce la dimostreranno affatto.