CALICI DI STELLE

UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE HA STABILITO CHE LA "MOLESTIA OLFATTIVA"COSTITUISCE REATO


Entri in un taxi,e l'autista si è dimenticato che esistono le docce i e bagnoschiuma.Sali in metro e stramazzi appena il vicino alza il braccio per appendersi al sostegno.Entri in una pizzeria e ti si incolla agli abiti,ai capelli e alla pelle,un odore tremendo di unto.Vai nel bagno di un bar,e chi ti ha preceduto ha lasciato tracce sfortunatamente olfattive.Entri in un condominio di uffici,e l'odore di cavolo bollito ti prende alla gola,perchè a qualche piano qualcuno ancora ci abita,e oggi ha optato per la zuppa.Nell'era della profumazione di massa,in cui le essenze conquistano il mercato,in cui va di moda accendere fornellini profumati in salotto,e acquistare deodoranti fioriti persino per la macchina,trionfa alla fine il cattivo odore.Già la parola fa impressione:Puzzo.Si fa presto a sorridere quando senti dire"molestia olfattiva",ma poi,a pensarci,ti vengono in mente decine di molestie olfattive che ti è toccato subire.Adesso,la sentenza 14467/2017della cassazione,stabilisce che ammorbare la vita altrui con odori che appartengono alla propria,può essere reato.