CALICI DI STELLE

MARCHI IGP, LA VERITA' SULLA PROVENIENZA GEOGRAFICA IN ETICHETTA:NON TUTTI LA SCRIVONO


Un manicomio chiamato indicazioni geografiche protette.Il marchio Igp indica i prodotti agricoli e gli alimenti per i quali una ben determinata qualità,la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica.Si tratta di ortaggi,frutta e preparazioni alimentari la cui produzione o trasformazione avviene in una zona ben precisa d'Italia.Può trattarsi di una o più province ma anche di un'intera regione,come nel caso dell'olio extravergine Toscano Igp.Tutte le referenze alimentari che si fregiano del bollino Igp distinguibile per i colori giallo e blu devono avere una disciplinare di produzione che regola tutto.Il luogo di trasformazione,gli ingredienti,la ricetta,la tradizione storica.O almeno,dovrebbe regolare tutto.Già,perchè in realtà è così fino ad un certo punto.Per i prodotti agricoli,ad esempio il cappero di Pantelleria,la castagna di Cuneo,la cipolla rossa di Tropea,in effetti,leggendo la disciplinare è possibile individuare la zona di origine senza ombra di dubbio.Con le preparazioni alimentari accade esattamente il contrario.A complicare la ricerca ci sono le fonti.Non tutti i disciplinari sono accessibili sul sito web dei consorzi di tutela,così l'unica fonte certa è il portale della commissione europea.Ma vi si trova un pò di tutto:disciplinari dattiloscritti e salvati in formato immagine,domande in cui i consorzi chiedono il riconoscimento dell'indicazione geografica,modifiche ai disciplinari più datati,elencati però in maniera tale che per capire di cosa si tratti bisogna salvare sul proprio computer il documento in formato pdf e poi aprirlo.In caso di cambiamento della disciplinare di partenza può accadere anche di non trovare il nuovo emendato ma soltanto le modifiche successive.La situazione è quella che si può vedere nella tabella pubblicata sotto che comprende le Igp più diffuse e le più note sulle 123 indicazioni geografiche riconosciute dalla Ue al nostro Paese.Sulle 22 censite,solo 3,l'aceto balsamico di Modena,la finocchiona e il lardo di Colonnata,dichiarano in maniera chiara e comprensibile l'origine interamente italiana degli ingredienti.Negli altri casi c'è difficoltà a capire la loro provenienza.