CALICI DI STELLE

TV, DOVE SONO FINITI I TELESPETTATORI? SU INTERNET,E ANDRA' SEMPRE PEGGIO


Nei primi sei mesi dell'anno, la televisione ha perso, rispetto all'anno precedente, circa 981 mila ascoltatori in prima serata.Una perdita maggiore è registrata nella fascia più giovane, gli individui compresi fra 25-54 anni scendono di -6%.Una perdita consistente, che solo in parte giustifica con la presenza lo scorso anno dei Campionati Europei di calcio.La densità degli ascoltatori medi giornalieri, sempre nel prime time, in rapporto alla popolazione, era pari al 45% nel 2010, è scesa al 42% nel 2016, e se si confermeranno i dati del primo semestre potrebbe scendere quest'anno sotto il 40%.La "crisi" degli ascolti non deriva sicuramente dal numero delle emittenti, dove, anche in questo caso, deteniamo il primato in Europa.In Italia vi sono 361 canali nazionali, mentre quelli gratuiti sono 96.L'abbondanza dell'offerta potrebbe contribuire forse, alla fuga dei telespettatori, poichè la qualità media scema, abbassandosi l'entità degli investimenti sui singoli programmi.Questo il motivo della "crisi"della tv, la concorrenza di Internet.Il web, che ha il vantaggio di essere anche uno strumento di lavoro, ha un consumo spalmato sull'intera giornata ed è diffuso su tutte le fasce, eccetto i più anziani.Spesso sono in concorrenza e in altri casi sono complementari.Ma il giorno in cui il web si rafforzerà, grazie alla diffusione capillare della banda larga e a un sistema di rilevazione delle audience più preciso e utile per la pianificazione pubblicitaria, subentrerà alla tv come mezzo egemone del sistema delle comunicazioni.