CALICI DI STELLE

ANZIANI E DISABILI NON BASTANO.LE COOP VOGLIONO I MIGRANTI


Perchè limitarsi a disabili, anziani e asili nido, quando c'è la possibilità di aprire ai profughi? Il biennio 2015 è diventato per molte cooperative una sorta di spartiacque.E così si sono fatti avanti un pò tutti.Ti sei sempre occupato di neonati? Nessun problema.Sei la vigilanza incendi boschivi? Va bene lo stesso.Gli amministratori hanno fiutato l'opportunità e si sono gettati a capofitto sull'immigrazione. Alcune cooperative lo dichiarano apertamente:l'Entropia Coop, per esempio, ha sempre svolto attività per persone con disagio psichico, poi all'improvviso arriva l'illuminazione.Dal 2015 accolgono migranti richiedenti asilo.E manco a dirlo, l'associazione dell'alto vicentino si assicura un rimborso dallo Stato.Ma La Esse di Treviso ha fatto di meglio.La sua nascita, frutto della fusione tra il Sestante e il Servire, risale infatti all'11 Novembre 2015.Giovani, ma efficaci:passano due mesi e dal nuovo anno si aggiudicano subito 865.385 euro.Un bello sprint.Nello scatto per accaparrarsi i fondi governativi per l'immigrazione, però, a distinguersi sono state le residenze per anziani.Sembra un controsenso, ma non lo è.Se pannoloni e dentiere non bastano più, ci sono sempre i richiedenti asilo da coccolare.La cooperativa La Mia Badante di Padova, e viene da chiedersi che c'azzecca con i profughi.Nata nel 2014, si pone l'obiettivo di migliorare la qualità della vita di persone cui occorrono badanti, assistenza, operatori domestici.Chiaro no? Eppure nel 2016 è tra gli aggiudicatori di un bando da 16,3 milioni di euro per i centri di accoglienza straordinaria(Cas).E quest'anno risulta quinta nella graduatoria d'appalto offrendo 139 posti.Forse anche i migranti avevano bisogno di una colf.Di esempi simili nei conti spesa delle prefetture ce ne sono a decine.Tutte un tempo dedicate a disabili, anziani, tossicodipendenti, e ora riconvertite ai profughi.