CALICI DI STELLE

"SELFIE GENERATION" CHI SONO GLI EGOMOSTRI CHE ESIBISCONO SE STESSI


Gravida di narcisismo autistico, la "selfie generation" genera egomostri.Ne genera ogni giorno, senza posa e sempre in posa. E' questa la fisionomia della selfie generation virtualizzata e omologata, connessa alla Rete e sconnessa dalla realtà. Se, ancora in tempi non remoti, la pratica dell'autoscatto era indice di solitudine, oggi essa diventa la norma: permette al singolo "io" dal legame sociale spezzato di esibire se stesso, con ebete ottusità, nel quadro dell'egosistema narcisista e rigorosamente senza finestre. Investendo sopratutto i cosiddetti "nativi digitali", le reti sociali favoriscono quella liquidità generale che informa di sè ogni rapporto, da quello amicale a quello amoroso. E, insieme, realizzano al grado iperbolico quell'autoreferenzialità egotica, e quella connettività virtuale che trovano la propria realizzazione massima nel gesto del selfie condiviso compulsivamente. E' l'apoteosi dell'individuo ridotto realmente a scarto del sistema, a pedina eterodiretta, a mero strumento svalorizzato della valorizzazione del valore e, insieme, atto virtualmente a celebrare il culto narcisistico di sè mediante l'esposizione mediatica e digitale permanente con la batteria dei selfie, dei blogs, delle esternazioni egocentrate nel mare infinito e dispersivo del word wide web. Ogni giorno più schiavo, ogni giorno più convinto di essere libero. Eccoli, i postmoderni e gaudenti selfie della gleba.