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MALARIA, L'INDAGINE SI ALLARGA AL VENETO


 L'indagine della Procura di Trento sulla morte di Sofia Zago, la bambina di 4 anni uccisa dalla malaria, si allarga anche al Veneto. Il procuratore capo Marco Gallina, sentito dai quotidiani locali, ha spiegato che non è da escludere la possibilità che la bimba sia stata contagiata mentre era in vacanza al mare o durante il primo ricovero in ospedale a Portogruaro, dove è stata il 13 Agosto, ma da una prima verifica non risulta la presenza di malarici in quel periodo. Un'ipotesi confermata anche da Raniero Guerra, direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della salute. Ulteriori indicazioni importanti per capire come Sofia Zago abbia contratto la malaria arriveranno dopo l'autopsia, che intanto ha confermato la morte per encefalopatite malarica. Il confronto con i campioni di sangue prelevati alle 2 bambine del Burkina Faso ricoverate con lei a Trento, potrà chiarire se avevano lo stesso ceppo della malaria. La procura di Trento tende invece ad escludere che la malattia sia stata veicolata da una zanzara africana arrivata in una valigia. Un'ipotesi sostenuta da molti virologi, tra cui la professoressa Antonia Castagna, insegnante al San Raffaele di Milano. Le consulenze degli esperti hanno evidenziato come l'insetto non possa sopravvivere a temperature inferiori ai 20 gradi, condizione incompatibile con un viaggio da Burkina Faso al Trentino. L'altra ipotesi sempre in campo è quella di un contagio avvenuto per via di una siringa usata in ospedale. Paolo Bordon, direttore generale dell'Apss del Trentino, smentisce questa possibilità."Non usiamo aghi per più persone in questa struttura," ha sottolineato in conferenza stampa, dopo la visita degli ispettori inviati dal ministero della salute, che hanno guardato anche quanto è successo prima dell'arrivo di Sofia Zago all'ospedale Santa Chiara. E' stata fatta una prima verifica per capire se nel lasso di tempo in cui la bimba è stata ricoverata a Portogruaro ci fossero altri malati di malaria."Non risultano casi recenti. Ce l'hanno anticipato informalmente dall'ospedale e chiederemo informazioni specifiche."Ha riferito il procuratore Gallina.Il direttore dell'Ulss 4 esclude anche la possibilità di un contagio nel campeggio di Bibione, perché non c'è presenza della specie di zanzara che può trasmettere la malaria.