CALICI DI STELLE

SULLE STRADE DEL TOUR DE FRANCE EROI E CRETINI


Ciò che è successo al Tour è intollerabile, e non perchè è successo a Vincenzo Nibali. E' intollerabile perchè così si rischia di uccidere lo sport più popolare. Come noto, sulle rampe dell'Alpe d'Huez, Nibali è caduto(foto) per colpa di un tifoso troppo invadente che con la tracolla della macchina fotografica ha agganciato il manubrio della bici. Risultato? Frattura composta di una vertebra, la decima, con conseguente difficoltà respiratorie e ritiro dal Tour. Così non si va avanti. I ciclisti stanno diventando un "corpo estraneo" anche nel ciclismo. Basta con i tifosi mascherati che inseguono i ciclisti e li spintonano. Basta con i fumogeni da stadio che entrano nei polmoni degli atleti e intorpidiscono la mente. Basta con gli invasati che se ne fregano di qualsiasi cosa pur di avere un selfie con un corridore che guarda avanti e probabilmente sta maledicendo quel cretino che gli sta appresso. Non si possono transennare 200 km per volta. L'episodio di Nibali è stato solo l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Anche i tifosi di strada fanno parte dello spettacolo del ciclismo, ma servono regole ferree per non rovinare il tutto. Non è la prima volta che accadono questi incidenti che coinvolgono corridori incolpevoli. Un'intera annata, programmata per il Tour andata in fumo per un tifoso incosciente. No, così è intollerabile. Uno sport bello come il ciclismo rischia di perdere la sua credibilità.