CALICI DI STELLE

PONTE MORANDI: I SENSORI PRIMA DEL CROLLO,SPARITI DA VENTIDUE ANNI


 Quel che è certo da quanto emerge di giorno in giorno sul Ponte Morandi è che l'incuria nella manutenzione della struttura l'ha fatta da padrona. Un malvezzo durato per decenni, dimostrato da casi come quello ricostruito da Repubblica che risale al 1993, quando sono terminati i lavori di rinforzo degli stralli della pila 11. I tecnici di Autostrade e delle società che avevano svolto i lavori avevano installato un sensore per monitorare anche i tiranti della pila 9, che già all'epoca presentava un evidente stato di corrosione. Peccato però che quel sistema smise di funzionare nel 1996, appena tre anni dopo, e non venne mai sostituito. I lavori svolti 26 anni fa prima del crollo del ponte di Genova erano stati un compromesso, scegliendo la strada degli stralli di rinforzo esterni alla struttura, così da non dover interrompere il traffico sul quel tratto di A10, Ipotesi sempre scartata per l'importanza che rappresenta per Genova quel collegamento. L'idea del monitoraggio con i sensori avrebbe poi permesso di conoscere lo stato di salute anche delle pile non interessate dai lavori dei primi anni 90, almeno finchè hanno funzionato."Esisteva un sistema di monitoraggio, un sensore tradizionale di rilievi di deformazione esterno dei cavi, ricorda l'ingegner Gabriele Camomilla del politecnico di Milano."Funzionava con un modem collegato ad un computer. Doveva misurare l'intensità della tensione dei cavi. Se c'è, lo troveranno tra le macerie". Quel sensore però non verrà mai trovato, perchè non esiste più da 22 anni, come conferma il professor Carmelo Gentile, che nel 1992 seguì i lavori sulla pila 11:"I sensori sul viadotto Polcevera non ci sono più. Erano collegati alla sede di Bologna che monitorava i dati. Nel 1996 vennero messi fuori servizio. Quando abbiamo eseguito, nell'Autunno scorso le nostre misurazioni, non mi risulta ve ne fossero altri".